Alcolismo, una dipendenza da vincere giorno dopo giorno per tornare a vivere da sobri

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Il passo dal bicchiere alla bottiglia intera si compie quasi senza accorgersene, e all’improvviso ci si ritrova dipendenti dall’alcol. A determinarne le cause possono essere fattori fisici, psichici o sociali, ma solo riconoscendo il problema è possibile uscirne con il sostegno di uno psicoterapeuta, di un gruppo di auto aiuto o di una clinica specializzata. E, se possibile, con l’aiuto della propria famiglia.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
1 Luglio 2020

Lo chiamano alcolismo, edulcorando il termine, “bere problematico” ed altro non è che una dipendenza dall’alcol. Un bicchiere di vino a pasto o un aperitivo di tanto in tanto, di sicuro non determinano una dipendenza. Il problema nasce quando le quantità di alcol assunto aumentano e il bere diventa sempre più una sorta di abuso. La persona che sviluppa una dipendenza dall’alcol fatica ad astenersi dal consumo di una specifica bevanda alcolica o dell’alcol in generale e, nella maggior parte dei casi, rifiuta di ammettere di essere caduta in un circolo vizioso, ossia dipendere dall’alcol per affrontare la quotidianità, resa ancora più complicata dai problemi legati al consumo smodato di alcol.

L’alcolismo è una malattia cronica che non solo nel tempo sviluppa gravi sintomi sia psichici che fisici, ma può addirittura condurre alla morte. A livello fisico i danni più rilevanti sono quelli che colpiscono il cervello e il fegato, ma a livello psicologico bisogna fare i conti con effetti molto preoccupanti come il deterioramento nelle capacità cognitive, le alterazioni della personalità, lo sviluppo dell’aggressività e le inevitabili conseguenze sui rapporti sociali, dalla vita familiare ai rapporti relazionali e lavorativi della persona.

Le false credenze sull'alcol

Proprio di questi effetti negativi dell’alcol la maggior parte delle persone non ne è neppure al corrente. Al contrario ci sono delle false credenze sul consumo dell’alcol che sembrano voler giustificarne l’assunzione. Per qualcuno l’alcol è un aiuto per prendere sonno con facilità e dormire più profondamente; per altri ha un effetto stimolante e non è così dannoso se non viene mischiato con altre bevande alcoliche (quando invece a determinarne la pericolosità è la quantità).

Il binge drinking è diffuso maggiormente tra i giovani di 18-24 anni e tendenzialmente i maschi consumano più alcol delle femmine.

Per moltissimi giovani l’alcol non può mancare nei vari contesti di socializzazione e di divertimento collettivo. Il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni previsto dalla Legge 8 novembre 2012 n.189 non è riuscita a fermare il preoccupante fenomeno del binge drinking, che consiste nell’assunzione in un’unica occasione e in un arco di tempo piuttosto ristretto di quantità di alcol molto elevate.

Le cause della dipendenza

Perché si sviluppa una dipendenza dall’alcol? Sono diversi i fattori che possono portare all’alcolismo. Tra i fattori fisici può esserci una predisposizione genetica, una maggiore capacità di tollerare l’alcol o una maggiore tendenza all’assuefazione; tra i fattori psichici alla base della dipendenza possono esserci delle condizioni di stress o di disagio psicologico, una depressione, un disturbo della personalità o una malattia psichica; tra i fattori sociali possono esserci dei conflitti all’interno della famiglia o sul posto di lavoro, una condizione di emarginazione o delle condizioni economiche disagevoli. Sono poi da considerare tutti quei fattori scatenanti che potrebbero dare la spinta definitiva verso la dipendenza: difficoltà nelle relazioni affettive e interpersonali, una fase della vita particolarmente difficile (lutto, divorzio, licenziamento dal posto di lavoro), ma anche delle frequentazioni sbagliate, un ambiente dove la cultura dell’alcol è molto sentita, o paradossalmente un evento favorevole che porta all’euforia “celebrata” a suon di brindisi.

Come curare l'alcolismo

Il primo passo per guarire dall’alcolismo è la disintossicazione, che prevede il porre fine, dall’oggi al domani, al consumo di alcol, anche con il supporto di alcuni farmaci che permettono al paziente di tollerare i sintomi dell’astinenza, presenti in tutte le forme di dipendenza da consumo.

Alla disintossicazione segue un percorso terapeutico che consenta al paziente di superare tutti i problemi psicologici legati alla dipendenza: possono essere consulenze psicologiche o supporti di auto aiuto di gruppo, come il progetto degli Alcolisti Anonimi.

Solo nei casi di una dipendenza più seria, può essere di aiuto anche un periodo trascorso in una clinica specializzata che offra terapie individuali e di gruppo, che coinvolga la famiglia e che consenta al paziente di svolgere alcuni lavori manuali per tornare gradualmente a una vita attiva e più normale possibile.

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