Animali in via di estinzione: un patrimonio da difendere ogni giorno

Gli animali in via di estinzione aumentano ogni anno. Tra questi ci sono specie tra le più note e a cui ognuno di noi è affezionato fin dall’infanzia.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Simona Cardillo 26 Novembre 2018

Sapevi che in poco più di 100 anni il numero degli animali sulla Terra si è dimezzato? A spiegarlo è uno studio pubblicato l’anno scorso sulla rivista scientifica Pnas, che parla addirittura di una drammatica “sesta estinzione globale”. Sono infatti sempre di più le specie animali in via di estinzione che, a causa del bracconaggio o della scomparsa del loro habitat naturale, rischiano di sparire dal nostro pianeta. Nella maggior parte dei casi la responsabilità è dell’uomo, che non solo si mostra poco attento alle necessità degli animali ma, anzi, molte volte contribuisce in maniera attiva alla loro scomparsa.

Forse non sai che alcuni tra quelli più a rischio sono animali molto conosciuti, che nessuno di noi riuscirebbe a immaginare come estinti. Scopriamoli insieme.

7 animali in via di estinzione

Orso polare

Il surriscaldamento globale sta provocando lo scioglimento del Polo Artico. Si stima che oggi ci siano solo 22mila esemplari di orsi polari.

Per via del riscaldamento globale, il Polo Artico si sta progressivamente sciogliendo e l’orso polare rischia di non avere più un luogo in cui vivere. Il ghiaccio è importantissimo per la sua sopravvivenza, soprattutto in estate quando deve procurarsi il cibo per affrontare l’inverno. Pur essendo un ottimo nuotatore, l’orso polare ha bisogno di riemergere ciclicamente e riposare. Proprio in estate però le temperature al Polo Nord raggiungono picchi di oltre 20 gradi, che provocano lo scioglimento dei ghiacci. Si stima che oggi siano solo 22mila gli orsi bianchi ancora in vita.

Tigre

Il commercio illegale e il bracconaggio sono le cause principali del pericolo di estinzione delle tigri. Si stima che oggi ne esistano meno di 4mila esemplari.

Negli ultimi 100 anni gli esemplari viventi di tigre sono stati decimati a causa del commercio illegale e del bracconaggio. Dopo la cattura, i cacciatori usano diverse parti del suo corpo, considerate preziosissime nella medicina tradizionale cinese. Inoltre la civilizzazione dell’uomo ha tolto spazi vitali a questo animale, che è così stato costretto ad avvicinarsi sempre più ai villaggi. Poiché la tigre si trova nel gradino più alto della catena alimentare, la sua estinzione rappresenterebbe un problema per l’intero ecosistema, dato che causerebbe un aumento smisurato di altre specie sottostanti nella catena, come cervi e antilopi. Si stima che oggi esistano poco meno di 4mila esemplari di tigre.

Giaguaro

A causa della scomparsa del suo habitat naturale, il giaguaro si è sempre più avvicinato ai villagi in cerca di cibo finendo vittima di bracconieri o pastori.

Il giaguaro è tra gli animali in via di estinzione per via della progressiva scomparsa del suo habitat naturale, che negli anni si è addirittura dimezzato. Spostandosi in cerca di cibo, spesso si avvicina pericolosamente a centri popolati dall’uomo finendo così vittima di bracconieri interessati alla sua pelle e pastori che vogliono difendere il loro bestiame da questo predatore. Oggi il giaguaro è quasi del tutto scomparso dall’America centrale e meridionale, e sopravvive soprattutto nel bacino amazzonico.

Tartaruga marina

Sono circa 150mila le tartarughe che ogni anno finiscono incastrate in attrezzi di pesca. Di queste, 40mila rimangono uccise a causa delle ferite riportate.

È uno degli animali più affascinanti del mondo marino ed è in serio rischio di estinzione a causa della cementificazione e dell’inquinamento dei mari. L’uomo è inoltre responsabile del turismo nelle aree di riproduzione di questa specie e della pesca accidentale, che purtroppo circa 150mila tartarughe ogni anno. La protezione delle tartarughe marine sulle spiagge è molto semplice, visto che la riproduzione si concentra in zone ben conosciute. La pesca accidentale invece rappresenta un problema letale per circa 40mila esemplari ogni anno, che muoiono a causa delle ferite riportate rimanendo impigliati negli attrezzi di pesca.

Rinoceronte

Attorno al suo corno è nato un vero e proprio business. Può valere fino a 100mila dollari al chilo ed è usato soprattutto nei Paesi Orientali come medicina alternativa.

In origine esistevano 30 specie di rinoceronti, oggi ne sono rimaste solo 5, tutte a grave rischio di estinzione. A provocare questa drammatica diminuzione è soprattutto il business legato al suo corno, usato come medicina alternativa nei Paesi Orientali e considerato una sostanza afrodisiaca. I bracconieri nel corso degli anni hanno cacciato usando tecniche sempre più sofisticate, come elicotteri e armi automatiche. Un corno può essere pagato fino a 100mila dollari al chilo, ma non si tiene conto in nessun modo che l’estinzione di questo animale causerebbe enormi danni all’intero ecosistema in cui vive.

Gorilla

Sono in via di estinzione per via del bracconaggio. La loro carne è preziosissima e molto rara. I Gorilla di montagna sono i più a rischio: se ne contano appena 800 esemplari.

Entrambe le specie esistenti di gorilla (quello Orientale e quello Occidentale) sono a rischio estinzione per via del bracconaggio. A interessare i cacciatori è soprattutto la carne di questi animali, considerata rara e molto sofisticata. I gorilla di montagna, sottospecie dei Gorilla orientali, sono quelli più in pericolo di estinzione: attualmente ne esistono solo 800 esemplari.

Elefante

Le sue zanne sono considerate materiale preziosissimo e la principale causa di morte è proprio la caccia. In Africa ogni anno ne vengono uccisi circa 20mila esemplari.

È uno dei casi in cui l’uomo è il primo responsabile del pericolo di estinzione di un’intera specie animale. Parliamo dell’elefante: le sue zanne sono considerate un bene preziosissimo e molto raro. È proprio per la ricerca dell’avorio che ogni anno in Africa vengono uccisi circa 20mila elefanti. La seconda minaccia di estinzione è la deforestazione che riduce annualmente l’habitat a disposizione di questi animali, esponendoli sempre a maggiori rischi e a una vera e propria lotta per la sopravvivenza.

La sensazione che spesso abbiamo pensando alle specie in pericolo è di non poter far nulla di concreto per contrastare l’estinzione di questi animali e dei loro habitat naturali. Ma non è così. Sono molte le associazioni che promuovono iniziative per proteggere le specie più a rischio: basterebbe una piccola donazione da ognuno di noi per contribuire attivamente. Fermati un attimo e rifletti: rinunciare a un caffè al giorno potrebbe concretamente salvare una tigre o una tartaruga marina.

FONTE: WWF