Anziani sì, ma solo dopo i 75 anni

Sono in buone condizioni fisiche, fanno i babysitter, praticano attività fisica, viaggiano e usano gli smartphone. Gli anziani di oggi sono più giovani di quello che crediamo. Tant’è che ormai si parla di “anziani” solo se hanno superato i 75 anni di età.
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Gaia Cortese 4 Dicembre 2018
* ultima modifica il 22/09/2020

Non si è giovani dopo i quarant'anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età, e (oggi posso permettermi di aggiungere a quanto dichiarato dalla stilista francese Coco Chanel), non si è anziani prima dei 75 anni. Proprio così. Lo ha stabilito il 68° Congresso Nazionale della SIGG (Società italiana di gerontologia e geriatria) che si tiene ogni anno a Roma.

“Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa. E un 75enne quella di un individuo che aveva 55 anni nel 1980 – ha spiegato Niccolò Marchionni, professore ordinario dell’Università di Firenze e direttore del dipartimento cardiovascolare dell’Ospedale Careggi -. Oggi alziamo l’asticella dell’età a una soglia adattata alle attuali aspettative di vita nei Paesi con sviluppo avanzato. I dati demografici ci dicono che in Italia l’aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900. Non solo, larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie per l’effetto ritardato dello sviluppo di malattie e dell’età di morte”.

Secondo uno studio ISTAT sulle condizioni di salute in Italia e in Europa degli anziani, nel nostro paese la speranza di vita a 65 anni è più alta di un anno rispetto alla media europea: 18,9 anni per gli uomini e 22, 2 per le donne. E in genere, si è anziani quando si ha un’aspettativa media di vita di 10 anni. Secondo il sondaggio, un anziano ultraottantenne su due soffre di almeno una malattia cronica grave (59% degli uomini e 64% delle donne), ma tra i meno anziani (65-74 anni) si riscontra un’incidenza inferiore di quasi tutte le patologie. Uno stato di salute tale che permette di godere di una buona qualità di vita e di mantenere le relazioni sociali.

Ad avallare la decisione presa dal SIGG anche un recente rapporto di Ipsos, in collaborazione con Amplifon, dal titolo Generazione 55 special, che descrive una nuova classe over 55 sempre più indipendente, al passo con la tecnologia e attiva a livello sociale. Secondo l’indagine, 9 su 10 ultra 55enni sono in buone condizioni fisiche e un terzo sostiene di praticare costantemente attività fisica. A cambiare rispetto al passato, oltre alla longevità, anche l’utilizzo della tecnologia: il 75% degli intervistati, infatti, si collega a internet tramite lo smartphone e, quasi tutti, utilizzano i social media. In particolare il 67% sceglie Facebook, il 22% Twitter e solo il 18% Instagram.

Fonte| Amplifon

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