
L’aracnodattilia, che come il nome stesso suggerisce, è una malattia rara che ricorda le fattezze di un ragno, in sostanza è una deformità scheletrica. Non è altro che un’alterazione nel metabolismo del collagene. Nello specifico, le dita sono molto affusolate ed eccessivamente lunghe rispetto alla grandezza del palmo della mano. Sono estremità non solo lunghe ma anche molto flessibili.
Come riconoscere che siamo in presenza di aracnodattilia e non di semplici dita lunghe? Ecco alcuni segnali utili al riconoscimento:
Devi sapere che, in alcuni casi anche se non in tutti, l’aracnodattilia non è un disturbo fine a sé stesso ma può essere sintomo della Sindrome di Marfan.
Altri sintomi possono essere:
Come ti abbiamo appena anticipato può essere uno dei sintomi della Sindrome di Marfan o nella Sindrome di Beals. Sono anni che non si presentano casi di questo tipo, ma sicuramente la predisposizione genetica ci dà una possibilità in più che si riproponga.
Per la diagnosi sarà sufficiente parlarne con il medico che, qualora avesse dubbi, potrebbe prescriverti un esame di imaging come la radiografia o eventuali test di tipo genetico.
Purtroppo non ci sono cure disponibili per questo disturbo quindi non si fa nulla finché non si manifestano sintomi fastidiosi o che impediscono la normale regolarità della vita. Solo nel caso impedisse alcuni gesti o movimenti possono essere assunti farmaci ad hoc per il problema specifico.
Non è difficile o impossibile convivere con l’aracnodattilia, ma sicuramente i farmaci e l’eventuale consulto con medico e fisioterapista possono aiutare ad alleviare eventuali problemi o fastidi.
Fonte| Orphanet