Il colpo di calore è un aumento pericoloso della temperatura corporea che provoca alterazione dello stato di coscienza e, se non è prontamente riconosciuto, può portare a conseguenze fatali.
Fortunatamente, nonostante le variazioni della temperatura esterna, il nostro corpo è normalmente in grado di contrastare i rialzi termici attraverso la produzione di sudore. Il più grande organo che dissipa il calore è la pelle: quando fa caldo, il cuore pompa più sangue alla cute stimolando le ghiandole sudoripare a produrre il sudore che tanti odiano. Il sudore può quindi evaporare e raffreddare tutto l’organismo.
Vediamo meglio in cosa consiste il colpo di calore, quali sono i sintomi con cui si manifesta e quali le possibili complicazioni.
La definizione di colpo di calore è la presenza di ipertermia, ovvero di una temperatura corporea superiore ai 40°C, in associazione a segni di alterazione dello stato di coscienza. È indispensabile riconoscere tempestivamente il colpo di calore perché esso può provocare il cedimento degli organi interni e comprometterne irreversibilmente la funzione. Generalmente le temperature superiori ai 41°C sono catastrofiche e richiedono un trattamento tempestivo e aggressivo per evitare il decesso.
Esistono due varianti del colpo di calore:
Non occorre un grande sforzo d’immaginazione: molti di noi riconosceranno sicuramente l’associazione deleteria di caldo soffocante e umidità. Le cause principali del colpo di calore sono proprio queste:
Tanto odiato e per nulla estetico sugli abiti, il sudore è il principale meccanismo di raffreddamento del corpo che, come in una pentola d'acqua bollente, tramite l'evaporazione trasferisce il calore dalla cute verso l'esterno. Quando il caldo perdura per lunghi periodi e l’umidità supera il 75% però, il sudore non riesce a evaporare e a trasferire il calore all’esterno. Il risultato? Un minore raffreddamento e una maggiore disidratazione.
Esistono poi altre condizioni per cui il rischio che si verifichi un colpo di calore è aumentato perché i meccanismi termoregolatori non sono efficienti.
I sintomi principali del colpo di calore sono lo stato alterato di coscienza e l’ipertermia, cioè la temperatura superiore a 40 °C.
Vediamoli in dettaglio:
La congestione è una delle conseguenze più pericolo che potrebbero seguire a un colpo di calore. In sostanza, si tratta del blocco della digestione per colpa di uno sbalzo termico e in alcuni casi può essere anche letale.
I disturbi o sintomi sono simili a quelli che possono manifestarsi in caso di colpo di calore o di insolazione. I principali sono:
La congestione digestiva è considerata un disturbo tipico dell'estate e del caldo e sono diverse le cause che possono determinarla. Spesso è dovuta all'introduzione di bevande ghiacciate, durante o subito dopo i pasti. Tuttavia, anche un eccessivo sforzo fisico o il passaggio da un ambiente riscaldato ad uno freddo (ad esempio, in inverno, dopo aver mangiato, fare una passeggiata all'aperto senza essersi adeguatamente coperti) può provocare una congestione digestiva.
Durante il colpo di calore il corpo non riesce a perdere calore in modo sufficientemente rapido in caso di caldo estremo. Dato che l’organismo non riesce a raffreddarsi, la temperatura corporea continua ad aumentare rapidamente verso livelli pericolosamente alti. Le condizioni che interferiscono con la perdita di calore, i farmaci che riducono la sudorazione e alcune patologie della cute, aumentano il rischio.
La prognosi del colpo di calore dipende dalla temperatura iniziale, dalla tempestività del trattamento e dalla gravità dei sintomi.
Il colpo di calore può causare danni, temporanei o permanenti, a organi vitali come cuore, polmoni, reni, fegato e cervello. Maggiore è la temperatura, soprattutto se superiore a 41 °C, più rapidamente si manifestano i problemi. Se non si interviene prontamente, può perfino causare la morte.
La mortalità è del 10% se i sintomi sono riconosciuti in tempo e la persona viene trasportata prontamente in ospedale, mentre senza un trattamento precoce ed efficace la mortalità è molto alta (fino all’80%), poiché nel frattempo possono essersi già presentati i segni dell’insufficienza d’organo e il coma.
La durata dei sintomi o disturbi innescati dal colpo di calore e dall'insolazione è variabile e soggettiva. Ovviamente molto dipende dalla velocità con cui si interviene: i sintomi come malessere, febbre, nausea, vomito e disidratazione normalmente possono rientrare anche in poche ore con la giusta terapia.
Se invece i primi sintomi vengono trascurati e la temperatura del corpo supera i 41°C si possono verificare anche danni irreversibili agli organi interni.
La terapia per il colpo di calore deve essere tempestiva e aggressiva, per impedire il cedimento degli organi e la morte. La prima cosa da fare è chiamare il 118 e non provare a far passare il caldo da soli. Se una persona appare confusa, “strana” o quasi in stato d’incoscienza, procedi tempestivamente a:
Il trattamento principale deve essere quello di raffreddare il corpo appena possibile e con i mezzi a disposizione. Se è possibile immergi la persona in una vasca di acqua fredda massaggiandole la pelle e le estremità perché questo favorisce la dispersione del calore a livello cutaneo.
Nei casi in cui l’immersione non sia possibile, è fondamentale cercare comunque di diminuire la temperatura:
Alcuni reparti di medicina d’emergenza possiedono delle unità di raffreddamento appositamente progettate grazie alle quali la maggior parte dei pazienti è raffreddata in meno di 1 ora. In seguito al raffreddamento la persona sarà ricoverata in terapia intensiva per la rianimazione, la reidratazione e la terapia di supporto per l’insufficienza d’organo.
Alla prima sensazione di malessere bisogna sospendere ogni attività e distendersi con le gambe sollevate rispetto alla testa in un luogo ben ventilato ed asciutto.
È importante tenere calda la pancia per ripristinare la temperatura corporea e riattivare la digestione effettuando un lieve massaggio. È utile anche inumidire di tanto in tanto la fronte con un panno imbevuto d'acqua a temperatura ambiente.
Se la congestione è avvenuta dopo un bagno, bisogna asciugarsi e riscaldarsi immediatamente.
Dopo che la temperatura corporea si è ristabilita, può essere utile bere a piccoli sorsi liquidi tiepidi o a temperatura ambiente, come, ad esempio, acqua o camomilla.
In genere, dopo circa 2-3 ore i disturbi scompaiono ma può rimanere una sensazione di stanchezza con dolori muscolari.
La diagnosi del colpo di calore è clinica e si basa su:
Nei reparti di terapia intensiva si eseguono i test di laboratorio per indagare la disfunzione d’organo.
Naturalmente esistono dei rimedi per prevenire il colpo di calore. Il modo migliore è sicuramente il buon senso, perciò basta seguire delle semplici norme che permettano al nostro organismo di attivare i meccanismi di dispersione del calore. Gli accorgimenti più importanti sono una buona idratazione e l’acclimatamento graduale a luoghi molto caldi
Insieme agli anziani, i lattanti e i bimbi sono i più vulnerabili agli effetti del calore, questo perché nell’infanzia i meccanismi termoregolatori non sono ancora del tutto sviluppati, per cui si ha
Per prevenire il colpo di calore nei bambini è bene assumere alcuni provvedimenti:
Fonti| Ospedale Bambin Gesù; Manuale MSD; MedScape; Iss; Manuale Msd
(Scritto dalla Dottoressa Roberta Kayed il 2 luglio 2019
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 4 agosto 2023
modificato da Mattia Giangaspero il 5.07.2024)