Ognuno di noi è il miglior medico di se stesso. Ognuno di noi, infatti, sa quali alimenti fanno meglio alla salute e quali no, quanta e che tipo di attività fisica può garantire uno stato di benessere soddisfacente, quali vizi andrebbero limitati, se non eliminati del tutto. Se a questo aggiungiamo anche la capacità di autotrattarsi per risolvere o alleviare alcuni disturbi di salute, abbiamo fatto bingo. Con l’autoshiatsu tutto questo è possibile.
Si tratta di una tecnica di autotrattamento che si può praticare in maniera completamente autonoma, semplicemente imparando alcune manipolazioni.
L’autoshiatsu consiste in alcune pressioni su punti e linee dei meridiani e agisce attraverso automanipolazioni di digitopressione derivanti dallo shiatsu. Si basa infatti sulla stimolazione dei canali energetici, con la finalità di permettere all’energia vitale (Ki in giapponese o Qi in cinese) di scorrere liberamente, senza alcun blocco, in ogni parte, organo e cellula del corpo umano.
I meridiani tradizionali della medicina cinese sono dodici, raggruppati in sei coppie: Polmoni e Intestino Crasso, Stomaco e Milza, Cuore e Intestino Tenue, Vescica e Reni, Ministro del Cuore e Triplice Riscaldatore, Vescicola Biliare e Fegato. Il libero fluire dell’energia vitale nel circuito dei meridiani è la base fondamentale per il benessere e per la salute.
L’autoshiatsu permette di tonificare l’energia dove è più scarsa e di calmarla dove è invece più presente e attiva; è in grado di riequilibrare corpo e mente da un punto di vista energetico e di alleviare alcuni disturbi come dolori cervicali, tensioni muscolari e mal di testa.
Questo tipo di autotrattamento contribuisce anche a migliorare la propria capacità di ascolto, ad entrare più in sintonia con se stessi e ad aumentare la consapevolezza della propria salute. Obiettivo dell’autoshiatsu, infatti, è quello di portare le persone all’ascolto del proprio corpo durante l’esecuzione degli esercizi. È fondamentale concentrarsi su ogni zona trattata, ascoltare le linee di tensione che si formano e mantenere una respirazione calma e rilassata.
Abbiamo sentito sull'argomento il parere di Roberta Wurth, insegnante shiatsu presso il Centro del Benessere: "L'autoshiatsu proviene dallo shiatsu, dove impariamo a trattare le persone e a farle stare meglio. L'autoshiatsu serve per trattare noi stessi e il lavoro svolto punta al riequilibrio dell'energia, il Qi. Si lavora quindi su specifici punti posizionati sui meridiani, mediante delle autopressioni fatte con il corpo. I benefici che derivano da questa tecnica di autotrattamento dipendono molto da cosa si tratta: se per esempio hai un problema di mal di testa ci sono manualità e punti da trattare per lenire il dolore, mentre per altri disturbi abbastanza diffusi come il raffreddore, i problemi circolatori e i crampi, ci sono altri punti ancora.
Il miglior modo per imparare l'autoshiatsu è seguire un corso e imparare quindi a trattare tutto il corpo e le problematiche piu frequenti. Vedo più difficoltosa la possibilità di apprenderlo dai libri, perché non è facile mettere in pratica in maniera corretta ciò che si legge. La base è il corso, i libri possono essere invece utili per approfondire alcune tematiche. In genere, un corso base per apprendere la tecnica dell'autoshiatsu si svolge in tre lezioni per un totale di 6 ore. Nell'ambito della Holis Week, giovedì 7 novembre alle 19.30 terremo una lezione dove indicheremo i principali punti da trattare in caso di mal di testa, sinusite e raffreddore, ma anche per rilassare le spalle e per contrastare i crampi alle gambe".