Bananatex: parte dalla plastica naturale il viaggio nella moda sostenibile

Quanti vestiti hai acquistato nell’ultimo anno? Probabilmente molti di più rispetto a quelli di cui avevi bisogno, ma non ti sembrava vero di porne portare a casa così tanto a un prezzo talmente basso. Il problema è che quel prezzo lo paghi dopo. La moda è tra i settori produttivi più inquinanti al mondo, che contribuisce a distruggere il Pianeta e, di conseguenza, la tua salute.
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"Le sostenibili leggi della moda" è una rubrica, ma anche uno spazio dove fermarti un attimo a riflettere. Terminata da non troppo tempo l'ultima fase di saldi, la tua testa rimbomberà ancora con le migliori offerte e ti sarai rallegrato per quella camicia o quella giacca strappati al negozio per soli 10 euro. La domanda però è: ti serviva davvero quella camicia o quella giacca? La moda è tra i settori produttivi e più inquinanti al mondo. Da solo è responsabile del 20% dello spreco globale di acqua e del 10% delle emissioni di gas serra. E il ramo meno virtuoso di tutti è proprio quello del fast fashion. Bassa qualità, allo scopo di mantenere prezzi facilmente accessibili a tutti, significa anche rapida usura. E dunque nuovi abiti da comprare, nuove stoffe da produrre e ancora sostanze tossiche da liberare.

La pubblicità ti invoglia ad acquistare sempre più vestiti, ma ne hai davvero bisogno?

Per la verità, è una semplificazione, perché la moda può inquinare a diversi livelli e in diverse modalità. Ma quello che conta è che tra i responsabili ci sono anche i consumatori. Me e te. Esposto a continui annunci pubblicitari che ti invogliano ad acquistare sempre più vestiti, non riuscirai a renderti conto di quanto tu ne abbia effettivamente bisogno. E di norma, non ne avrai poi così tanto. Ecco allora il perché di questa rubrica. Un viaggio che faremo assieme per provare a capire quante e quali alternative esistono allo shopping sfrenato nei centri commerciali.

E cominciamo proprio da quello che ci offre la natura. In particolare, le banane. Si chiama proprio Bananatex l'azienda tedesca che ha pensato di confezionare zaini e borse con le fibre estratte dalle foglie dei banani e provare così a sostituire i tessuti sintetici che oggi vanno per la maggiore. Intrecci che assumono diversi nomi, ma che spesso possono venire riassunti in uno solo: plastica.

Le fibre alternative invece sono completamente biodegradabili e provenienti da una coltivazione ecologica. Le banane infatti crescono nelle Filippine, dando lavoro alle piccole aziende agricole che potranno quindi uscire dal circuito della grande distribuzione e dello sfruttamento che questo impone loro. Le piante inoltre non hanno bisogno di fertilizzanti e altri prodotti chimici per crescere sane e possono garantire una certa autonomia, tanto da aiutare a ripopolare quelle foreste andate distrutte per far posto ai campi e alle altre piantagioni.

Gli zaini e le borse sono state realizzate grazie alla collaborazione con il marchio svizzero QWSTION, specializzata nell'uso di filati green. Sono resistenti, impermeabili e colorati (sempre con metodo ecosostenibile). Non hanno insomma davvero nulla da invidiare a un qualsiasi prodotto tu possa trovare in un normale negozio.

Costano di più? Sì, hanno il loro prezzo. O forse è la spesa giusta per investire anche in rispetto dell'ambiente, salute e sopravvivenza del Pianeta. Una maglietta da 5 euro tutto questo non te lo permette.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…