Basta un mese senza auto per decidere di venderla? A quanto pare sì

In Svizzera, nel Cantone di Berna, cento persone hanno accettato la sfida di rinunciare per un mese all’automobile in cambio di tutti i mezzi pubblici gratis. Alla fine, il 25% di loro ha venduto la macchina.
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Sara Polotti 26 Ottobre 2023

A volte le abitudini più sane (per se stessi e per il pianeta) vengono lasciate da parte solo per pigrizia.

Altre volte perché le si pensa dispendiose o scomode.

E altre volte ancora semplicemente perché non si conoscono le alternative.

Deve avere pensato questo una cooperativa del Cantone di Berna, in Svizzera, quando ha proposto a cento persone di lasciare le chiavi della proprio auto per un mese, in cambio di una fornitura gratis di abbonamenti a tutti i mezzi pubblici. L'intento era proprio quello di "obbligare" la gente a spostarsi solo con i mezzi, sperimentando l'effettiva comodità o scomodità.

A essere molto interessante è il risultato.

La 31 Days Challenge

La sfida ha un nome: si chiama 31 Days Challenge e a idearla è stata una cooperativa del Cantone di Berna, la 42Hacks, che ha coinvolto diverse realtà della mobilità e della sostenibilità per proporre a cento persone uno scambio dal sapore di esperimento sostenibile.

Le persone scelte hanno dovuto consegnare le chiavi della propria automobile in modo da non utilizzarla per un mese intero, usufruendo al posto della macchina i mezzi di trasporto della zona, tutti gratis per i partecipanti.

I mezzi disponibili

Spesso si pensa a "trasporto pubblico" e ci si limita a ragionare su autobus e tram. Al più, si pensa al treno.

I mezzi disponibili – a tutti, e in questo caso ai partecipanti – sono molti di più. L'abbonamento gratuito e illimitato si riferiva infatti ad autobus, treni, ma anche bici elettriche e car-sharing. Considerandoli tutti insieme, le distanze si accorciano molto e non risulta quindi così difficile abbandonare l'automobile in favore di essi.

I risultati e i benefici

A quanto pare sono d'accordo anche moltissimi dei partecipanti, che alla fine della sperimentazione hanno deciso di abbandonare del tutto l'automobile: addirittura, il 25% di loro l'ha venduta.

I benefici sperimentati non sono peraltro solo salutistici o ambientalistici. Chi ha partecipato ha trovato anche vantaggi in termini di qualità della vita e di scoperta della bellezza. La famiglia Grassi, per esempio, ha raccontato alla rivista online Mobility di aver cambiato percezione e prospettive:

"Non appena si rinuncia all'auto", hanno raccontato, "il focus e il modo in cui percepisci la mobilità cambiano. Quando si guida, si è semplicemente concentrati per andare da A a B il più velocemente possibile. In tutti questi anni, non mi è mai venuto in mente di pianificare una sosta a Simplon village (nel nostro viaggio verso Thun, ndr). Una volta che abbiamo capito quanto fossero buoni i collegamenti pubblici, abbiamo deciso di fare una sosta a Simplon, restandone completamente affascinati. Non l'avremmo mai scoperto se avessimo preso l'auto".