In Norvegia si preparano a inaugurare i due traghetti a idrogeno più grandi al mondo. I cantieri sono partiti nel 2023 e, con molta probabilità, saranno pronti entro il 2026. Il Paese quindi si conferma nuovamente all'avanguardia nel trasporto marittimo. Attualmente la costruzione dei due modelli avviene nel cantiere norvegese Myklebust Verft, sono lunghi 117 metri e trasporteranno fino a 120 auto sulla rotta più lunga della Norvegia, tra Bodø (dove verrà prodotto l'idrogeno) e le Lofoten.
L'annuncio ha ricevuto subito commenti positivi dalle istituzioni. Il Ministro dei Trasporti norvegese, John-Ivar Nygård, si è complimentato con la società: "Vorrei congratularmi con Torghatten Nord e Myklebust Verft per un accordo importante per l'industria marittima norvegese. Il governo si è impegnato a favore della sostenibilità, di buone condizioni salariali e lavorative, dell'utilizzo di apprendisti, dell'innovazione e degli effetti a cascata a livello locale nei nostri contratti. L'accordo dimostra che i cantieri navali norvegesi sono competitivi e contribuirà a creare maggiori competenze nelle soluzioni a emissioni zero".
Sul sito della compagnia norvegese si apprende che l'Autorità marittima norvegese sta lavorando a stretto giro con tutte le parti, compresa la società di classificazione Lloyd's Register, "per sviluppare procedure e standard di sicurezza per un tipo di traghetto completamente nuovo". La decarbonizzazione del trasporto marittimo è un tema di cui gli esperti si occupano da diversi anni, ma le recenti guerre hanno rallentato il processo di transizione energetica.
Se tutto procederà nei tempi previsti, la Norvegia potrà finalmente realizzare via mare il collegamento interno più lungo, la cosiddetta "Route 80", attraverso la regione di Vestfjord. Una scelta che aiuterà Vestfjord a ridurre significativamente le emissioni di CO2 di un numero pari a 26.500 tonnellate all'anno. Questi mezzi, infatti, funzioneranno con un minimo dell'85% di idrogeno e un massimo del 15% di biocarburante. In confronto, quelli tradizionali emettono molto di più, anche se il loro impatto dipende da diversi fattori: tecnologia usata, rotta prevista (che non intacchi ecosistemi fragili), gestione dei rifiuti solidi, filtri antiparticolato etc. In generale, in Italia le emissioni generate dai traghetti sono pari a 697.000 tonnellate di CO2, secondo uno studio condotto da Siemens Energy e la Ong Bellona Foundation.