Bolle gengivali, quali sono le cause

Può capitare di veder comparire sulle proprie gengive piccole bolle che possono risultare alquanto fastidiose. Spesso si tratta di condizioni che guariscono spontaneamente nel giro di qualche giorno, in alcuni casi però è necessario l’intervento del proprio dentista per determinare la causa ed eventualmente intraprendere un percorso terapeutico specifico.
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Dott.ssa Simona De Stefano Perfezionata in Endodonzia e Odontoiatria Restaurativa
20 Maggio 2021 * ultima modifica il 20/07/2022

La presenza di bolle sulle gengive può dipendere da diverse cause, motivo per il quale il trattamento sarà determinato dallo specialista in base alla diagnosi, come afte gengivali, fistole da ascesso parodontale o endodontico, accumulo di placca subgengivale, leucoplachia. I trattamenti dipendono ovviamente dalla causa che ha determinato la comparsa delle bolle gengivali.

Gengiviti o parodontiti

Spesso la presenza di bollicine sulle gengive, soprattutto se dolenti e in numero maggiore, può dipendere da un’infiammazione dei tessuti parodontali superficiali o profondi, causati da un accumulo di placca che determina un’infezione da parte dei batteri del cavo orale.

Per quanto questa condizione possa essere influenzata da numerosi fattori, come lo stato ormonale (soprattutto nelle donne), il diabete, il fumo, alcune patologie oncologiche e farmaci, il trattamento solitamente prevede la semplice rimozione del tartaro e della placca. In alcuni casi si rende necessaria una terapia antibiotica.

Fistola da ascesso parodontale o endodontico

La causa più frequente di formazione di bolle gengivali è senz’altro la fistolizzazione di un ascesso dentale, vale a dire un’infezione periapicale di un dente necrotico che, acutizzandosi, dà luogo ad una bollicina da cui tipicamente fuoriesce del pus. In alcuni casi le fistole possono avere anche un origine parodontale, nel caso in cui ad esempio il dente vicino sia interessato da parodontite.

La fistola si riconosce piuttosto facilmente perché di colore biancastro e preceduta in genere da dolore.

Il trattamento prevede la risoluzione dell’infezione, attraverso una terapia parodontale, nel caso di fistola da parodontite, o attraverso una terapia canalare o un’estrazione nel caso di un dente necrotico.

Herpes

L’herpes solitamente si manifesta con delle piccole vesciche, ma soprattutto la sua forma primaria può dar luogo a delle bollicine. Esse tendono ad essere raggruppate e dolenti, e a risolversi nel giro di una/due settimane. Se frequenti, è importante contattare il proprio medico o odontoiatra, in quanto a manifestazione dell'infezione potrebbe essere spia di un problema. È particolarmente frequente nei bambini.

Bolle gengivali in gravidanza

I cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza possono incidere sulla salute orale delle donne. Non di rado le gestanti sono facilmente soggette a gengivite e in alcuni casi possono notare o la presenza di bolle che possono notevolmente aumentare di dimensioni. Si tratta dell’epulide gravidica, una formazione benigna causata dall’intensa attività ormonale.

Il trattamento solitamente consiste nell’escissione, dal momento che l’epulide può facilmente essere traumatizzata durante la masticazione e causare piccole emorragie.

Papilloma

In alcuni casi la presenza di una o più bolle è indice di un’infezione da HPV, il papilloma virus, il quale trasmesso sessualmente colonizza la mucosa della bocca e si rende responsabile della formazione di piccole escrescenze, i papillomi, che in bocca presentano spesso dei ciuffetti sulla sommità. Si tratta nella maggior parte dei casi di formazioni benigne, tuttavia è importante che vengano diagnosticate dallo specialista, perché in alcuni casi l’HPV può essere un fattore di rischio importante per il cancro della bocca.

Odontoiatra laureata col massimo dei voti alla facoltà di Odontoiatria dell’Università Federico II di Napoli con una tesi sperimentale in patologia altro…
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