È morta all'età di 96 anni Graziella Magherini, la psichiatra fiorentina che per prima ha individuato e teorizzato la "sindrome di Stendhal", ovvero quel particolare stato di smarrimento e "scompenso" psichico che può colpire davanti allo spettacolo delle opere d'arte: fu la stessa Magherini a dare il nome a questa particolare sindrome temporanea, riferendosi a quanto sperimentato dall'omonimo scrittore francese in visita alla basilica fiorentina di Santa Croce.
Magherini è morta nella sua casa di Firenze la sera del 10 dicembre 2023, dopo una vita dedicata allo studio della psichiatria. Nata nel 1927 a Firenze, dopo la laurea in Medicina, all'età di 28 anni si specializzò in Psichiatria.
Fondamentale per i suoi studi di psicoanalisi sono stati i tanti anni di attività nell'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze: è proprio qui che acquisisce i dati clinici da cui elaborerà l'esistenza della sindrome di Stendhal.
Come da lei stesso spiegato in uno dei suoi libri più noti, dedicato proprio alla sindrome di Stendhal e pubblicato nel 1989, la teorizzazione di questa particolare affezione psichica è nata dall'osservazione dei tanti casi di turisti stranieri che, dopo aver visitato i grandi capolavori artistici di Firenze, finivano in ospedale presi da una sorta di "disturbo emotivo".
Facciamo un passo indietro. Per capire in cosa consiste la "sindrome di Stendhal" e perché Magherini decise di chiamarla proprio così quando ne scoprì l'esistenza osservando lo stato emotivo in cui arrivavano i turisti nell'ospedale fiorentino, bisogna sapere che fu lo stesso scrittore francese a descrivere – seppur senza saperlo – a descrivere la sindrome.
Lo fece nel suo libro "Roma, Napoli e Firenze", in cui Stendhal descrisse il suo "Grand Tour" del 1817. Si tratta del viaggio alla scoperta delle bellezze europee che divenne "tradizionale" tra i giovani aristocratici europei a partire dal XVIII secolo. Nel libro, lo scrittore francese scrisse:
"Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere".
Stendhal in "Roma, Napoli e Firenze"
La sindrome di Stendhal consiste in un'affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono localizzate in spazi limitati.