Chi era Tancredi Tarantino, il presidente di ReCommon morto in un incidente in metro a Milano

È Tancredi Tarantino la vittima dell’incidente avvenuto a Milano il giorno di Pasquetta, il 1 Aprile 2024. Intorno alle 15.30 il giornalista e docente universitario siciliano, di Marsala precisamente, è stato travolto dal treno della metropolitana (M2) in zona Cascina Gobbia.
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Mattia Giangaspero 4 Aprile 2024

La vittima dell'incidente di lunedì 1° Aprile 2024, sulla linea M2 della metropolitana di Milano in zona Cascina Gobba è Tancredi Taratino. Giornalista siciliano (originario di Marsala), laureato in giurisprudenza e docente universitario: per molti anni Tarantino aveva vissuto e lavorato in America Latina, collaborando per i suoi reportage e documentari con l'ONG Mani Tese. Da sempre lottava in difesa delle persone e dei territorio: sempre a favore dei diritti umani della sostenibilità ambientale, mentre denunciava politiche di sfruttamento e pignoramento dei territori. Dopo aver lavorato in America Latina decise di tornare in Italia e si trasferì con la sua famiglia, sua moglie e sua figlia a Milano.

 A Milano nel 2022 (dopo aver lavorato già dal 2014 al 2016)  Tarantino divenne Presidente di un'associazione "ReCommon'‘ che, come si legge sul loro sito, dal 2012 anno della fondazione, "lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo."

E poi… il giorno di Pasquetta intorno alle 15.30 la tragica notizia: a soli 46 anni Tancredi Tarantino viene travolto dal treno della metropolitana a Milano.  Restano ancora ignote le dinamiche dell'incidente e proprio su quanto accaduto si vuole far luce

L'ultimo saluto di ReCommon e il suo staff

"Lo staff, i membri del consiglio e i soci di ReCommon esprimono il loro immenso dolore per la scomparsa del presidente dell’associazione Tancredi Tarantino, avvenuta a Milano il pomeriggio del 1 aprile, e sono vicini alla sua famiglia, alla quale rivolgono le più sentite condoglianze.

Tancredi è stato dal 2014 al 2016 campaigner di ReCommon, per cui ha condotto un validissimo e complesso lavoro d’inchiesta, soprattutto su casi che riguardavano l’America Latina, regione del mondo di cui aveva una profonda conoscenza e dove aveva vissuto per numerosi anni.

Dal 2022 ricopriva la carica di presidente dell’associazione, di cui ha condiviso con grande entusiasmo i valori e le lotte contro i danni inferti alle comunità e all’ambiente dal modello estrattivista.

Lotte che ReCommon continuerà a portare avanti anche nel ricordo del suo presidente".