Cane che abbaia

Collari antiabbaio vietati dalla Corte di Cassazione: “crudeli” e “inefficaci”

La Corte di Cassazione ha vietato l’utilizzo dei collari antiabbaio per cani, definendoli crudeli e inefficaci. La sentenza è un segnale importante di avanzamento civile e riflette una maggiore consapevolezza riguardo alle necessità comportamentali e psicologiche degli animali.
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Roberto Russo 1 Settembre 2023

La Corte di Cassazione ha emesso una decisione storica in merito all'utilizzo dei collari antiabbaio per cani, vietando di fatto questi dispositivi e sottolineando la loro incompatibilità con il benessere e la natura degli animali.

Secondo la Corte di Cassazione, questi collari non rispettano le caratteristiche etologiche dei cani e infliggono sofferenze inaccettabili agli animali, violando la loro stessa natura. La sentenza rappresenta quindi un segnale di avanzamento civile e riflette una maggiore consapevolezza riguardo alle necessità comportamentali e psicologiche dei cani.

Cosa sono i collari antiabbaio

I collari antiabbaio sono dispositivi dotati di pioli metallici che vengono posti intorno al collo del cane e che emettono scosse elettriche in risposta alle vibrazioni delle corde vocali dell'animale, causandogli dolore al fine di costringerlo a smettere di abbaiare. Questa pratica è stata oggetto di numerose critiche per la crudeltà nei confronti degli animali.

Se è vero che l'abbaio eccessivo del cane è un problema (soprattutto se si vive in condominio), è tuttavia importante notare che i collari antiabbaio non sono una soluzione definitiva al problema. Se il cane abbaia per motivi di paura, ansia o noia non sarà certo un collare simile a farlo smettere, anzi lo porterà all'esasperazione. Se il tuo cane abbia tanto, valuta di rivolgerti a uno specialista per affrontare insieme (tu, il tuo cane e lo specialista) il modo migliore di procedere. E non dimenticare che in genere i cani “copiano” da noi umani, anche nel campo del linguaggio: se Fido abbaia tanto, fatti qualche domanda…

Il caso specifico valutato dalla Corte di Cassazione

La sentenza – sentenza 35843/2023 pubblicata il 28 agosto 2023 – prende spunto da un caso specifico, quello di un proprietario che aveva imposto al suo cane l'utilizzo prolungato di un collare antiabbaio. Il proprietario sosteneva si trattasse di un modello telecomandato e quindi disattivabile a distanza, ma questo non è risultato corrispondente al vere, e il povero cane riceveva scosse elettrice a ogni abbaio. Il proprietario del cane è stato condannato a pagare una sanzione di 3.000 euro.

Questo caso specifico, sebbene riferito a una situazione individuale, avrà un impatto significativo all'interno della comunità giuridica italiana. La decisione della Cassazione stabilisce un precedente legale importante che avrà effetti positivi sul benessere degli animali domestici in tutto il Paese.