Come difendersi dal ghosting e perché l’altra persona lo mette in pratica

Una parola che avrai imparato a conoscere solo da qualche anno: ghosting. Si riferisce a una situazione in cui una persona mette fine a una relazione sentimentale sparendo all’improvviso, senza rispondere più a messaggi e chiamate e senza fornire alcuna spiegazione. Se lo hai vissuto, saprai bene come ci si sente. Proviamo però a capire se ci sia un modo per difendersi.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
28 Gennaio 2022 * ultima modifica il 28/01/2022

Recentemente nei media e su internet si è diffuso l’utilizzo del termine ghosting per riferirsi al modo in cui alcune relazioni sentimentali finiscono. Il termine ghosting descrive un fenomeno per il quale una persona che decide di terminare una relazione interrompe totalmente e in modo improvviso le comunicazioni con il partner. Alcuni esempi possono essere non rispondere ai messaggi e alle chiamate oppure togliere l’amicizia o smettere di “seguire” il partner sui social media (es. Tinder, Facebook, Instagram, Snapchat).

Rispetto ad altre modalità di interruzione di una relazione, ciò che caratterizza il ghosting è la mancanza di una spiegazione esplicita riguardo al fatto che la persona abbia la volontà di terminarla e per quale motivo. Pertanto, la persona che subisce il ghosting non è immediatamente consapevole di ciò che sta accadendo ed è lasciata a se stessa nell’interpretare il significato dell’assenza di comunicazioni.

Perché una persona fa ghosting

Per quanto il ghosting sia una strategia che gli esseri umani hanno sempre usato, ha raggiunto l’interesse della ricerca scientifica solo recentemente. Infatti, sembra che sia stato facilitato dal mutamento dei mezzi attraverso cui gli esseri umani, almeno nei contesti occidentali, sviluppano le relazioni.

La possibilità di interagire su internet ha portato a una modifica dei fattori sociali che limitavano e sanzionavano l’utilizzo di strategie di evitamento per interrompere le relazioni. Scomparire è divenuto più facile e meno “costoso” sul piano dell’immagine sociale.

Comprendere a fondo le motivazioni di un ghoster è complesso perché, di fatto, le cause sono molteplici. La prima variabile da considerare è la viabilità di questo comportamento: il ghosting avviene perché è facile metterlo in atto. Non si danno spiegazioni e non si devono affrontare conversazioni difficili.

Le persone si astengono dalla relazione e dal confronto, non assumendosi la responsabilità della chiusura del rapporto ed evitando di fare la parte del cattivo della situazione. Dal loro punto di vista, pensano che sparire e non dare risposte esplicite possa fare meno male rispetto ad esporre chiaramente i propri pensieri.

C’è anche chi sceglie di tenere un comportamento meno drastico, di non sparire nel nulla ma tenere agganciata l’altra persona e comparire di nuovo in modo occasionale. È il caso dell’orbiting (orbitare intorno all’altro) o del benching (tenere in panchina), atteggiamento in cui si tende a mettere l’altro in attesa, tenendo vivo il suo interesse e alimentando le aspettative, nonostante la chiara intenzione a non voler instaurare una relazione seria.

Gli effetti su chi lo riceve

Non tutte le persone reagiscono allo stesso modo. Il ghosting provoca in genere un senso di disagio, che può manifestarsi con diverse reazioni emotive e comportamentali. Tra queste reazioni le più frequenti sono la rabbia per non aver ricevuto spiegazioni, l’idea di essere stato scaricato senza motivo; il senso di colpa e l’idea di aver fatto una mossa sbagliata che abbia infastidito l’altro. Spesso le emozioni sono confuse e contrastanti: chi viene abbandonato resta in sospeso ad aspettare di avere una risposta che non arriverà mai.

Questo stato mentale può aumentare le insicurezze nelle relazioni e la fiducia verso l’altro, diminuire l’autostima, produrre comportamenti di ricerca ossessiva dell’altro. In poche parole l’altra persona diventa il punto fisso dei nostri pensieri, vogliamo sapere dov’è, con chi, cosa sta facendo.

Il dolore provato da chi subisce il ghosting è stato avvicinato a quello che si sperimenta durante un lutto. Questo è dovuto al fatto che manca quella parte fondamentale di presa di coscienza della conclusione di una storia. La vittima di ghosting sente il bisogno di una risposta e di un motivo per cui è stata lasciata, ma la chiusura di ogni forma di comunicazione le toglie questa possibilità lasciandola in balia di se stessa e delle sue emozioni. Queste ultime vanno dalla tristezza e dalla malinconia fino alla rabbia e all'incredulità.

Come difendersi

La prima cosa da fare per difendersi dal ghosting è capire che è normale sentirsi confusi e destabilizzati. Le emozioni che si provano non sono certo piacevoli o desiderabili. Il processo di elaborazione potrebbe essere lungo e tortuoso e richiederà una buona dose di accettazione e cura verso se stessi.

Evitiamo il rimuginio e l’autocritica. Sarebbe meglio non continuare a cercare l’altra persona e non continuare a pensare a cosa avremmo potuto fare di diverso. È meglio dedicarsi a coltivare altre relazioni che possano farci stare più sereni o intraprendere nuove attività che possano dare sollievo e farci ritrovare un senso di gratificazione.

Ci sono situazioni su cui la sola determinazione a superare l’abbandono non è sufficiente. A volte succede di rimanere così tanto agganciati all’idea di avere una relazione, di essere desiderati e ricercati da un’altra persona, che si rischia di perdere di vista i propri bisogni. Capita quindi di non riuscire a staccarsi dall’idea dell’altro, di non riuscire a dedicarsi ad altre relazioni e di chiudersi in se stessi.

Non bisogna illudersi di avere la situazione sotto controllo, riconoscere di avere un problema è il primo passo verso il cambiamento. In questo caso, farsi aiutare da un professionista vi permetterà di prendere consapevolezza sul vostro stile relazionale e vi aiuterà ad imparare informazioni aggiuntive su voi stessi.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…