
Le cicatrici sono dei segni che si formano sulla pelle e in altri tessuti a causa del processo biologico di riparazione di una ferita. Il corpo, quando il tessuto si danneggia, produce nuove fibre di collagene per riparare il danno. Non a caso la parola cicatrice deriva dal latino Cicatrix, dalla radice Cingere, legare attorno e connettere i tessuti circostanti. Il tessuto cicatriziale, di conseguenza, si crea tutte le volte che si verifica un’interruzione della continuità della cute in seguito ad un evento patologico o traumatico.
Esistono diversi tipi di cicatrici. La maggior parte sono piatte e pallide, ma possono anche essere spesse, ipertrofiche o cheloidi. É possibile distingue tra:
Le cicatrici fanno parte del processo di guarigione del corpo. Quando si sviluppa una cicatrice, le fibre di collagene riparano la pelle danneggiata e chiudono eventuali aree aperte. Il nuovo tessuto serve per protegge il corpo dalle infezioni.
Una brutta caduta o un incidente domestico, magari in cucina possono causare cicatrici. É possibile distinguere tra lacerazioni ed abrasioni, che sono contrassegnati dal raschiamento della pelle. Nella maggior parte dei casi, le abrasioni causano solo danni superficiali all'epidermide, seguiti da sanguinamento minimo o nullo. Tuttavia, in caso di gravi incidenti motociclistici o automobilistici, l'eruzione cutanea può portare a sanguinamenti e cicatrici significativi. Poi ci sono le lacerazioni, come quando ci si taglia con coltelli e altri strumenti.
Le lacerazioni sono simili alle cicatrici che si formano a seguito degli interventi chirurgici. I tagli della sala operatoria sono spesso più profondi, ma anche più controllati. Tendono complessivamente a sanguinare meno. Il chirurgo tende a incide più strati e li sutura insieme, causando la formazione di un fulcro che limita la distensione della fascia. Questa zona, in cui si crea un’alterazione della circolazione sanguigna, linfatica e le terminazioni nervose vengono bloccate, viene definita aderenza cicatriziale.
La malattia della pelle per eccellenza che lascia cicatrici è l’acne. Le cicatrici, in questo caso, sono i segni lasciati dalla remissione da foruncoli, cisti e ascessi. Se la manifestazione acneica è stata intensa e prolungata, infatti, la capacità della pelle di rigenerarsi naturalmente e di sostituire gli strati superficiali della cute danneggiati è messa a dura prova.
Le cicatrici una volta comparsi sono difficili, se non impossibili da eliminare, ma esistono alcuni rimedi naturali che possono ridurre quelle superficiali. Puoi provare:
Le vecchie cicatrici si possono eliminare con la chirurgia o rendere meno evidenti applicando delle creme o dei cerotti in silicone, dispositivi medici, realizzati con materiale di silicone flessibile, che crea un ambiente protettivo per curare le cicatrici. I cerotti in silicone sono pensati per prevenire, appiattire, ridurre e ammorbidire cicatrici ipertrofiche e cheloidi, sia di nuova che di vecchia formazione. Possono essere indicati anche la terapia laser e le iniezione di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e il gonfiore.
Schiarire le cicatrici dal viso in maniera naturale può essere un modo delicato per prendersi cura della tua pelle. Puoi applicare del succo di limone, che può attenuare il rosso e stimolare la rigenerazione cutanea, ma anche dell’olio di oliva. È ideale per massaggiare le cicatrici, soprattutto le più vecchie. È efficace anche il burro di cacao, che si può usare puro o in lozione, applicandolo dalle 2 alle 4 volte al giorno.
Le cicatrici da acne sono complesse da eliminare e non bastano i rimedi naturali. I principali trattamenti sono:
La chirurgia o il laser sono opzioni terapeutiche che possono essere valutate solo dal dermatologo, che dovrà considerare in base al tipo di cicatrice quale sua l’opzione migliore. Non tutti i tipi di cicatrici richiedono necessariamente trattamenti medici, e molte cicatrici possono migliorare nel tempo con una corretta cura e gestione. Ricorrere a interventi così invasivi serve in caso di effetti collaterali gravi, come riduzione dei movimenti a rifiuto estetico.
Fonte |Centro Medico Santagostino; Humanitas