Come ridurre velocemente il riscaldamento globale

Immaginati che una delle soluzioni che potrebbero migliorare lo scenario per 8miliardi di persone e per tutta la Terra riguarda solo 100 siti industriali e tre aree geografiche del Pianeta.
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Mattia Giangaspero 12 Gennaio 2024

Sicuramente ti sarai già chiesto quale può essere la soluzione più rapida per ridurre drasticamente l'aumento delle temperature medie globali e tra i tanti processi in atto e che dovranno partire, esiste uno che potrebbe incidere maggiormente nel breve periodo, portando risultati di riduzione del riscaldamento molto efficaci. In scala globale servirebbe intervenire solamente in tre aree del Pianeta e in queste tre aree geografiche l'intervento riguarderebbe 100 siti industriali. 

Quindi, prima di entrare nel dettaglio, immaginati che una delle soluzioni che potrebbero migliorare lo scenario per 8miliardi di persone e per tutta la Terra riguarda solo 100 siti industriali.

Tutto quello di cui ti sto parlando lo si può dedurre dall'ultimo rapporto di Rystad Energy (si basa sia su rilevazioni satellitari sia su monitoraggi dei livelli emissivi on site) nel quale vengono individuati 100 siti estrattivi di petrolio e gas, principalmente distribuiti tra Medio Oriente, Africa e Asia. Pensa che solamente da questi siti produciamo ogni anno 100 milioni di tonnellate di emissioni di metano. Un altro elemento da prendere in considerazione è che a livello di produzione di gas e petrolio, questi siti rappresentano solamente l'1% della capacità mondiale. Quindi, si potrebbe addirittura continuare a produrre gas da altri siti non inquinando come in questi del Medio Oriente, dell'Africa e dell'Asia.

È vero che a livello geografico, il Medio Oriente e il Nord America rappresentano quasi la metà delle emissioni mondiali di metano , ma è anche vero che intervenire in piccolo su questi 100 pozzi di gas porterebbe benefici massimi per l'ambiente, con la minima resa

“La riduzione delle emissioni di metano è generalmente un obiettivo più a portata di mano rispetto alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, e quindi presenta il potenziale più promettente per il settore energetico nel breve e medio termine, a condizione che le emissioni vengano rilevate”, afferma Magnus Kjemphol Lohne di Rystad Energy. “La tendenza negli ultimi due anni è stata positiva poiché sempre più operatori implementano apparecchiature di monitoraggio del metano in loco e utilizzano altre tecnologie di misurazione come l’aviazione e i satelliti – ma anche così, la maggior parte dei dati riportati si basa ancora su semplici fattori di emissione per strutture e attrezzature situato sul posto”.

Fonte | Rystad Energy