Con il defibrillatore salvano l’amico di 24 anni colpito da un arresto cardiaco: perché il cuore può fermarsi all’improvviso?

Un ragazzo di 24 anni è stato colpito da un infarto durante una partita di calcetto: gli amici se ne accorgono e lo salvano grazie alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e all’utilizzo del defibrillatore di cui era dotato l’impianto sportivo.
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Kevin Ben Alì Zinati 17 Giugno 2024
* ultima modifica il 17/06/2024

Un tiro, un’azione, un gol. E poi il silenzio. Quello che non t’aspetteresti mai durante una partita di calcetto con gli amici.

Così come l’arresto cardiaco che ha colpito uno dei ragazzi, di appena 24 anni: un’altra di quelle cose che non ti aspetteresti mai, mai, specialmente su un campo da calcetto.

E invece è capitato. Per fortuna però, ti sto per raccontare una storia simile a quella che ha coinvolto Alessandro e Marcello: ricordi?

Una storia, insomma, che dopo il grande spavento ha un lieto fine grazie all’intervento di ragazzi coraggiosi e di un defibrillatore a portata di mano.

Il campo da calcetto, dicevo. Erano più o meno le 20 di un venerdì sera e a Moraro, in provincia di Gorizia, stava andando in scena un match di calcio amatoriale tra ragazzi della zona, grande classico delle calde serate estive all’italiana.

Fatto sta che a un certo punto Marco (nome di fantasia) ha cominciato a sentirsi male e un dolore forte e improvviso lo ha costretto ad accasciarsi. La scena non è passata inosservata, anzi ha subito catturato gli occhi degli amici attorno che senza perdere tempo si sono messi all’opera.

Quando un tuo amico o una persona accanto a te è palesemente in preda a un attacco cardiaco durante una manifestazione sportiva, ci sono due cose da fare sopra ogni altra: recuperare uno smartphone il più in fretta possibile per avvisare i soccorsi e iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore di cui l’impianto deve essere munito.

Copione rispettato dagli amici di Marco, i quali resisi immediatamente conto della gravità della situazione, lo hanno letteralmente salvato da un arresto cardiaco potenzialmente fatale.

Passata la paura, arriva inevitabilmente il momento in cui ci si interroga sulle ragioni di un episodio del genere. Perché l’attività elettrica del cuore di un ragazzo di poco più di vent’anni a un certo punto si interrompe? Cosa deve capitare perché il cuore di un individuo smette di funzionare e di pompare sangue al resto del corpo?

A volte l’arresto cardiaco può essere la conseguenza di aritmie, cioè alterazioni del ritmo cardiaco che interrompono il naturale afflusso di sangue al cuore e tutti gli altri organi. Le aritmie, come sai, si dividono tra bradicardia, ovvero quando si hanno meno di 60 battiti al minuto, e tachicardia, quando cioè i battiti superano i 100 al minuto.

Tra le altre cause dietro a un arresto cardiaco sono:

  • infarto
  • scompenso cardiaco
  • miocardite
  • insufficienza respiratoria
  • coronaropatie
  • sindrome di Brugada: malattia genetica che provoca anomalie nell’attività elettrica del cuore

Non deve passare in secondo piano anche il gesto dei ragazzi amici di Marco. Che oltre al coraggio, hanno messo in pratica una conoscenza non solo delle manovre di primo soccorso ma anche dell’utilizzo di un dispositivo salvavita come il DAE.

Dettaglio che ci ricorda l’importanza fondamentale, decisiva, imprescindibile di portare lo studio di queste pratiche in tutte le scuole: i simboli della cultura. E quindi della vita.

Fonte | Ansa

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