I casi di Coronavirus a Codogno aumentano meno di come accadeva nelle scorse settimane: la stessa cosa vale per gli altri paesi della vecchia zona rossa. Gli scienziati la chiamano curva di crescita, che in questo caso è in declino. L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha specificato che non vi sono dati scientifici, ma soltanto numeri ufficiali che mostrano comunque una diminuzione dei casi accertati. "Sulla base dei nostri dati – commenta Gallera – possiamo dire che i sacrifici delle persone della zona rossa stanno funzionando".
È bene specificare che la curva decrescente sarà comunque certificata dal personale tecnico-scientifico. Intanto il Dipartimento della Protezione Civile sta aggiornando ogni giorno i dati sui nuovi casi di Coronavirus in Italia.
Stando ai dati raccolti, i casi di Covid-19 accertati nella provincia di Lodi aumentano ma in maniera inferiore rispetto ai dati delle precedenti settimane. Dal 25 febbraio al 2 marzo si è partiti da 125 casi fino a raggiungere i 384 casi. Dal 3 al 9 marzo i dati invece mostrano la crescita di circa 70 casi ogni giorno, ad eccezione del 7/8 marzo in cui vi sono stati "soltanto" 42 casi in più nella zona lodigiana: ecco i numeri.
Nella zona rossa è stato accertato, secondo quanto raccolto, un aumento inferiore dei casi rispetto ai primi giorni. Nella cittadina di Codogno il 5 marzo si registravano 132 casi, l'8 marzo 170 e il giorno successivo 185 (+15 rispetto a 24 ore prima). A Castiglione D'Adda 121 casi il 5 marzo e 137 il 9 marzo. Per spiegare questo fenomeno si parla dell‘immunità di gregge.
Si tratta di una percentuale di popolazione che ha sviluppato gli anticorpi, in questo caso quelli del Coronavirus. Il dato è fondamentale per comprendere il calo dei contagi.
Fonte| Dipartimento della Protezione Civile