Coronavirus, la prima paziente guarita in Brianza dona il suo plasma per aiutare chi è in rianimazione

Lei è Morena Colombi ed è stata infettata dal coronavirus a febbraio. È fortunatamente guarita ed è stata chiamata per aiutare chi invece ancora lotta contro questo virus. La sua donazione di plasma potrebbe infatti aiutare molto e far intravedere la luce in fondo al tunnel.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 21 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Ottocento grammi di plasma. Destinati a un paziente grave in rianimazione e donati da Morena Colombi, 58 anni, operaia della Intercos di Agrate, la prima paziente 1 da coronavirus in Brianza. Lunedì 16 marzo Morena ha ricevuto la telefonata dal primario del reparto di nefrologia dell’ospedale di Bergamo Papa Giovanni XXIII.

La richiesta che le viene fatta è quella di donare una sacca di plasma per poter prelevare gli anticorpi buoni che si sono formati in seguito alla sua guarigione da coronavirus. Morena non si tira indietro e si rende subito disponibile alla donazione, entrando così a far parte del protocollo che la Regione sta mettendo a punto, sotto la supervisione del San Matteo di Pavia. Un protocollo già sperimentato dagli stessi medici cinesi di Wuhan, che hanno testato questa cura su pazienti infetti, con buoni risultati.

Poco più di un’ora e mezza attaccata ad una macchina che chi dona regolarmente il plasma conosce bene. Una macchina che riesce a separare in modo mirato le componenti del sangue, a prelevare plasma con gli anticorpi necessari per distruggere il virus e a rimettere in circolo nel donatore la parte di sangue non utilizzata (globuli rossi concentrati e la parte di plasma non frazionata).

Questo tipo di cura, attraverso la plasmaferesi, è già stata impiegata per altri virus, come la Sars e l’ebola e ora viene tentata anche per combattere il coronavirus.

"Non è stato facile uscire dall’ambiente protettivo di casa – ha commentato Morena Colombi -. So di avere fatto la cosa giusta, ne ho avuto conferma quando i dottori mi hanno spiegato che i miei anticorpi aiuteranno altri pazienti a superate il momento più critico, stimolando il loro sistema immunitario a reagire. Il mio plasma dopo i controlli di rito entrerà nel sangue di un malato. Non nascondo la mia emozione".

Fonte| Pagina Facebook di Morena Colombi

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.