Coronavirus, qual è la differenza tra letalità e mortalità?

Spesso i due termini vengono usati in modo intercambiabile ma non sono sinonimi. Ciò che li divide è il valore del denominatore con cui si mette a rapporto il numero dei decessi. La letalità prende come riferimento i malati di una certa malattia entro un tempo specificato mentre la mortalità si basa sul totale della popolazione media presente nello stesso periodo di osservazione.
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Kevin Ben Alì Zinati 16 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Da quando è partita l’emergenza fino a venerdì 13 marzo, per l’Istituto Superiore di Sanità il Coronavirus ha portato alla morte di 1.016 persone su un totale di 17.660 tra contagiati e guariti. Quindi, prendendo come riferimento questo lasso di tempo, nel report del 13 marzo ha calcolato che la sua letalità è pari al 5,8%.

In questi giorni tuttavia stanno girando tanti numeri e tanti concetti epidemiologici e medici che potrebbero metterti in confusione. Ti sarà capitato, per esempio, di sentire qualcuno usare indistintamente nella stessa frase le parole “mortalità” e “letalità” come se fossero intercambiabili. In realtà, però, non lo sono.

Letalità vs Mortalità

Sembrano sinonimi ma letalità e mortalità differiscono tra loro in base al denominatore con cui si mette a confronto il numero dei decessi.

Per questo:

  • la letalità è il risultato del rapporto tra il numero di morti e quello dei malati di una certa malattia entro un tempo specificato
  • la mortalità mette a rapporto il numero di morti per una malattia (o addirittura per tutte le cause) sul totale della popolazione media presente nello stesso periodo di osservazione

È per questo che alcune malattie possono avere una letalità altissima ma una mortalità bassa. Secondo l’Iss, inoltre, “da questa distinzione si può comprendere quanto sia importante contenere la diffusione del contagio: se aumentassero i contagiati ci sarebbero più casi letali”.

I dati del 13 marzo

L’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità ha analizzato le caratteristiche dei pazienti deceduti che erano stato trovati positivi al Coronavirus . Così ha riscontrato che:

  • l’età media dei pazienti deceduti è 80 anni, più alta di circa 15 anni rispetto ai positivi
  • le donne sono il 28,4%
  • sono solo 2 i decessi di persone positive e di età inferiore ai 40 anni, entrambi con importanti patologie pregresse
  • negli uomini la letalità è del 7,2%, mentre nelle donne è del 4,1%

Fonti | Istituto Superiore di Sanità; Ministero della Salute; AdnKronos

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