
Una gara vituale, aperta a tutti, dove ognuno corre sì, ma da solo. Insomma, domenica 12 aprile (inizialmente la gara era stata fissata per il 29 marzo), alle ore 9 in punto, non sarai affiancato da altri runner al nastro di partenza, ma virtualmente starai gareggiando con altre centinaia di appassionati di corsa.
L’idea è di Roberto Martini, ultrarunner e preparatore atletico, che ha dato vita alla virtual race “Io continuo a correre” sull'App per il monitoraggio dell'attività atletica Strava. Un modo per per reagire allo stop forzato di tutte le competizioni sportive ai tempi del coronavirus: è successo, infatti, per la Stramilano 2020 così come per la Maratona di Bologna, le cui iscrizioni avevano registrato il sold out già nelle prime settimane di gennaio.
“In verità, è partito tutto da un mio allievo che, dal momento che tutte le competizioni sportive venivano annullate una dopo l’altra, mi ha chiesto di organizzare una gara virtuale tra i ragazzi del mio gruppo – spiega Roberto Martini -. L’idea è quindi nata da una necessità dei miei allievi nel fare qualcosa, non solo per puro spirito di competizione, ma per dare un segnale forte in un momento difficile e per continuare a fare ciò che più amiamo”.
Così il 12 aprile si corre, in sicurezza ed evitando qualsiasi contatto. Sono infatti 4 le raccomandazioni precise di Roberto Martini: la gara ha inizio per tutti alle 9.00, si deve correre la distanza precisa e solo dopo essersi iscritti all’evento su Strava (occorre scaricarsi l’app per tracciare la distanza percorsa) e ultimo, ma non meno importante, bisogna rispettare l’ultimo decreto legge in vigore per l’emergenza coronavirus.
A seconda della tua preparazione, partecipando alla “Io continuo a correre” puoi decidere di gareggiare per i 10 km, per la mezza o per la maratona. Ma come è possibile avere la costanza di correre 42 km in totale solitudine? "Certo, in gara è piu facile, ma se si è allenati, si può fare tranquillamente – mi assicura Roberto -. E molti di quelli che parteciperanno alla gara del 12 aprile sono pronti a correre la loro maratona in solitaria".
E aggiunge: “Abbiamo già superato il numero di 3.500 iscritti, davvero non mi sarei mai aspettato che potesse diventare un'iniziativa così virale. Evidentemente c’è una vera e propria necessità di sentirsi uniti e correre è un modo per stare insieme, stando lontani. Nel preciso momento che corri, sai che in italia altre persone stanno correndo con te. E poi correre fa bene, aumenta le difese immunitarie ed è uno sfogo”.