Cosa fare quando ti punge una medusa: i miti da sfatare e la medicazione corretta

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
Le punture di medusa pizzicano a causa del rilascio di tossine dalle nematocisti, che causano una risposta infiammatoria nella pelle. Comprendere il meccanismo dietro queste punture può aiutare a gestire meglio le reazioni e a trattare efficacemente i sintomi, senza affidarsi ai rimedi fai da te che spesso possono peggiorare la situazione.
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Sara Polotti 17 Luglio 2024

I Ccelenterati, famiglia di cui fanno parte anche le meduse, causano la maggior parte degli avvelenamenti marini: è quindi comprensibile preoccuparsi. Ma non serve farsi prendere dal panico, perché essendo appunto così diffuse, le punture di medusa sono anche risolvibili e contenibili.

Basta però non affidarsi al sentito dire e alle leggende metropolitane. Non serve infatti fare pipì sulla zona cutanea colpita: l'acqua salata del mare è già una prima medicina. Ecco come sfruttarla al meglio.

Puntura di medusa: perché fa così male

Le punture di medusa pizzicano a causa di un mix di fattori chimici e fisici che si verificano quando le cellule urticanti della medusa, chiamate nematocisti, rilasciano tossine nella pelle a contatto con i tentacoli. Le nematocisti sono presenti infatti sui tentacoli delle meduse e contengono un filamento che può iniettare sostanze chimiche urticanti.

Nello specifico, quando una medusa entra in contatto con la pelle, le nematocisti vengono attivate. Una volta attivate, le nematocisti sparano un filamento avvolto come una sorta di arpione, che penetra nella pelle e rilascia le tossine contenute all'interno della nematocisti. Le tossine iniettate sono composte da una varietà di sostanze chimiche: neurotossine che possono interferire con il funzionamento dei nervi, causando il dolore immediato; citolisine che danneggiano le cellule della pelle portando a gonfiore e infiammazione; ed enzimi proteolitici che decompongono le proteine delle cellule della pelle, aumentando l'infiammazione e il dolore. Da qui tutti i sintomi tipici: dolore, infiammazione, sensazione di prurito e reazioni allergiche.

Come riconoscere che si tratta di medusa

Ma come puoi sapere se si tratti effettivamente di una puntura di medusa? I sintomi solitamente sono ben riconoscibili ed è essenziale valutarli per capire come procedere.

Prima di tutto il dolore è abbastanza immediato. Può andare da lieve a intenso, a seconda della specie di medusa, ma resta un fastidio davvero pungente

La zona intorno alla puntura diventa poi rossa e gonfia e accanto a questa caratteristica visiva arrivano le sensazioni di prurito e bruciore che possono durare diverse ore o addirittura giorni.

E le vesciche? In alcuni casi possono formarsi anche loro: sono piccole bolle o ulcere sulla pelle.

Cosa fare quando una medusa ti punge

Appurato che si tratti di una puntura di medusa, la prima cosa da fare è uscire dall'acqua, ma solo dopo aver risciacquato bene la zona colpita con acqua di mare. L'acqua dolce delle docce e delle bottiglie può infatti accentuare il dolore, favorendo il veleno della medusa. L'acqua salata, al contrario, diluisce le tossine e le disperde.

Come sempre quando capitano pustole e pruriti, bisogna poi non grattarsi per evitare di infiammare ancora di più la pelle.

Vanno evitate anche le creme al cortisone o con antistaminico. Non perché non siano efficaci, ma perché la loro efficacia è troppo lenta. Alleviano il prurito e l'infiammazione dopo circa trenta minuti, quando i sintomi già diminuiscono da sé. Piuttosto, funzionano meglio i gel e le creme astringenti a base di cloruro di alluminio.

Nei giorni successivi, invece, è opportuno non esporre al sole la porzione cutanea colpita: è più sensibile rispetto al solito e potrebbe infiammarsi più facilmente.

Lo shock anafilattico

Purtroppo, quando una persona è allergica, le punture di medusa possono portare allo shock anafilattico. Bisogna quindi recarsi subito al pronto soccorso nel caso in cui si sia a conoscenza di questa allergia.

E se non si sa di essere allergici? È bene osservare la zona colpita: se la reazione cutanea è particolarmente allarmante (estesa e pesante) e se la persona colpita dalla medusa sembra respirare male, andare in stato confusionale, sudare eccessivamente o apparire pallida è necessario correre in ospedale.

Infine, un'attenzione particolare va posta in chi ha problemi cardiaci: essendo un dolore acuto e forte, la puntura di medusa potrebbe provocare malori e problemi più gravi.

Fonti: MSD Manuals; Humanitas