Spesso sarà capitato a chi fa una visita dal dentista per risolvere problemi di ortodonzia di sentir parlare di overjet. Magari insieme a un altro termine specialistico, vale a dire l’overbite. Questi sono parametri indispensabili per valutare i rapporti tra gli incisivi superiori e inferiori.
Anche se hai deciso di affidarti a un odontoiatra professionista per risolvere i tuoi problemi di malocclusione e ritrovare la giusta masticazione (ma non solo), è giusto affrontare l’argomento in questione. E comprendere i punti essenziali di questa misurazione così importante per decidere la giusta terapia dopo una diagnosi odontoiatrica approfondita.
L’overjet è la distanza orizzontale tra gli incisivi superiori e quelli inferiori. Ipotizzando da divisione del volto sul piano sagittale, con un lato sinistro e uno destro, quello che intendiamo come overjet misura la distanza tra i due margini incisali.
Ovvero i punti che usi per addentare il cibo, gli altri denti hanno quelle che tecnicamente chiamiamo cuspidi. Quali sono i parametri da prendere in considerazione? Qual è la misura ideale? Da zero a due millimetri, con una possibile oscillazione nella norma.
Come anticipato, non è difficile affrontare questi argomenti insieme. Questo perché mentre l’overjet misura la distanza orizzontale tra i punti estremi tra gli incisivi della mascella e quelli della mandibola, l’overbite è dedicato ai millimetri che separano verticalmente questi denti.
Ovviamente prendendo sempre come riferimento i margini estremi degli incisivi. La distanza ideale anche in questo caso è simile all'overjet, quindi si attesta tra zero a due millimetri.
Come suggerito, i valori ottimali dell'overjet vanno dai zero ai due millimetri. Cosa accade nel momento in cui si presenti un eccesso, quindi i millimetri sono più di due?
In questi casi parliamo di overjet aumentato con un gli incisivi superiori che sporgono verso l'esterno. Si definisce, invece, overjet diminuito quando è il parametro è inferiore a zero e quindi gli incisivi appaiono rientranti e parliamo quindi di una inversione dentaria anteriore.
I casi più importanti di overjet possono diventare particolarmente difficili da affrontare per chi ha dei valori importanti sia in aumento che in diminuzione. Oltre all’aspetto estetico, un overjet fuori norma può portare a problemi di masticazione ma anche lesioni al palato e ai denti stessi che possono scheggiarsi, consumarsi prematuramente e rompersi.
In realtà gli effetti di una malocclusione dentale dovuta a overjet (ma lo stesso vale per l’overbite) possono essere diversi e anche più gravi o difficili da sopportare.
Ad esempio questa condizione si può accompagnare a un continuo mal di schiena e testa, una propensione alle carie, vertigini, difficoltà nel linguaggio e disallineamento del viso.
Tutto dipende dalla classe di malocclusione da affrontare. In alcuni casi può essere sufficiente un bite, nei casi avanzati è necessario un’operazione con estrazione di alcuni denti. In molti casi, però, è sufficiente usare un apparecchio ortodontico per modellare le arcate e ridare la giusta posizione agli incisivi che sporgono o rientrano.
Nei casi più gravi è necessario affrontare la malocclusione dovuta a overjet diminuito (inversione dentaria anteriore, gli incisivi inferiori che superano quelli superiori) o aumentato (gli incisivi superiori sono molto sporgenti, da non confondere con il morso profondo dovuto all’overbite) con interventi chirurgici particolarmente impegnativi ma comunque necessari.
In primo luogo bisogna valutare se c’è una tendenza, una predisposizione familiare a eventuali valori in eccesso o diminuiti rispetto alla norma. Visite periodiche dal dentista anche in tenera età possono indicare sicuramente eventuali terapie da affrontare immediatamente e se è necessario evitare alcuni comportamenti come l’uso del ciuccio e del biberon, senza dimenticare la suzione del pollice (delle dita in generale).