È morto Jérôme Hamon, il primo uomo al mondo ad aver subìto due trapianti di viso

Jérôme Hamon si è spento a 49 anni. È passato alla storia come il primo al mondo ad aver subito due trapianti di viso. Il primo nel 2010 per curare le terribili conseguenze di una rara malattia genetica e il secondo nel 2018, quando gli antibiotici assunti per trattare un banale raffreddore gli provocarono il rigetto. Di fatto, è anche la prima persona al mondo ad aver vissuto con tre volti diversi.
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Kevin Ben Alì Zinati 22 Aprile 2024
* ultima modifica il 22/04/2024

Jérôme Hamon è morto. Aveva 49 anni e dopo una vita di interventi e sofferenze che lo hanno letteralmente “sfinito”, come ha rivelato il suo medico al quotidiano Le Telegramme, alla fine si è spento in Francia.

Il suo nome forse ti dirà poco ma Jérôme Hamon è il primo uomo al mondo che è stato sottoposto a due trapianti di viso. DI fatto, è la prima persona al mondo ad aver vissuto con tre volti differenti.

La sua storia era iniziata nel 2010 quando è finito in sala operatoria all’ospedale parigino Henri Mondor per le gravi conseguenze della neurofibromatosi di tipo 1.

Nota anche come malattia di Von Recklinghausen, si tratta di una patologia genetica rara – secondo l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma colpisce circa una persona ogni 2.500 nati – che coinvolge più organi e apparati e provoca lo sviluppo di tumori.

Neoformazioni che, nel caso di Jérôme, gli avevano deformato il viso in maniera irreversibile. Fu dunque ricoverato e sottoposto a uno storico trapianto di viso (uno dei primissimi al mondo), che fu per altro un successo.

I successivi 8 anni, sebbene complicati e fatti di trattamenti pesanti e regolari, passarono e Jérôme li visse appieno fino a quando, un giorno, le cose precipitarono nuovamente, e in maniera peggiore.

Per curare un banale raffreddore, infatti, Jérôme fu sottoposto a trattamenti a base di farmaci antibiotici che tuttavia risultarono incompatibili con gli immunodepressori che avrebbe dovuto assumere per vivere e tenere a bada il trapianto.

L’anno successivo cominciò a mostrare i primi segni di rigetto e il volto si deformò ancora e ancora finché, passato un altro anno, in accordo con i medici decise di ritentare il trapianto. Il suo “secondo volto” infatti non solo era in fase di rigetto ma presentava anche importanti segni di necrosi e per questo venne rimosso.

Mentre aspettava un donatore compatibile, Jérôme rimase due mesi nei reparti di rianimazione dell’ospedale di fatto “senza un volto” fino a quando i medici non gli annunciarono che avevano trovato un potenziale donatore: un giovane di 22 anni morto una manciata di chilometri da Parigi.

Fonte | Ansa

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