Ora legale ed “Effetto Scrooge”: quando spostare le lancette un’ora avanti ti mette di malumore

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
L’arrivo della primavera porta anche al cambio dell’ora, da solare a legale. Un’ora di luce in più che tuttavia non sembra essere sufficiente per metterti di buon umore, anzi. Molte persone si ritrovano più stanche, più sfasate e soprattutto più irritate.
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Gaia Cortese 1 Aprile 2022

Stanchezza, irritabilità e insonnia sono gli effetti collaterali più comuni da cambio dell’ora, nello specifico del passaggio dall'ora solare all'ora legale. Senza ombra di dubbio, avere a disposizione un’ora di luce in più dovrebbe mettere nella migliore predisposizione d'animo chiunque perché, oltre ad accompagnare l’arrivo della primavera, consente di trascorrere più tempo fuori casa e di farlo più volentieri.

Non si può tuttavia negare che ci siano anche degli effetti collaterali meno piacevoli. Il cambio delle lancette in avanti di un’ora toglie di fatto un’ora di sonno. Sembra poco, ma è abbastanza per sballare il consueto ritmo di veglia-sonno, soprattutto nei bambini e negli anziani. Non che altre fasce di età rimangano indifferenti a questo mini jet-lag, anzi. Basta osservare i colleghi di ufficio il lunedì successivo al weekend in cui è cambiata l’ora, per rendersene subito conto.

L'ulteriore brutta notizia è che, per riprendersi da questa mancanza di sonno, si può impiegare anche una settimana: l’insonnia, i risvegli notturni frequenti e la sensazione al risveglio di essere ancora più stanchi della sera precedente potrebbero davvero metterti ko per diversi giorni, abbastanza per dare origine ad altri effetti da non sottovalutare.

In primis, la difficoltà di concentrazione. D’altronde si sa, se dormi male, il giorno dopo farai fatica a lavorare, a studiare e anche ad occuparti delle normali incombenze quotidiane. La mancanza di sonno non mette nelle migliori condizioni per concentrarti, quindi non ti resta che ritrovare il sonno perduto o contrastare questo effetto indesiderato con qualche integratore che ti aiuti a ritrovare la concentrazione, in genere puntando su integratori con magnesio e potassio.

Altro effetto collaterale con cui dover fare i conti è la stanchezza cronica. Non è tutta colpa dell’arrivo della primavera, insomma. Quindi succede che nonostante le temperature si siano leggermente alzate rispetto a quelle dell'inverno appena concluso, nonostante ci sia un'ora di luce in più per dedicarti ad attività fuori casa, alla fine sei troppo stanco per godere di tutto ciò.

C'è poi chi soffre di veri e propri attacchi di emicrania, e chi invece accusa alterazioni dell'umore o, per dirla tutta, una condizione di irritabilità perdurante.

Succede quando improvvisamente ti da fastidio, se addirittura non ti fa arrabbiare, TUTTO: dal vicino di casa che lascia fuori dalla porta tutto ciò che non dovrebbe al collega di ufficio che invade la tua scrivania con le sue scartoffie, dalla macchina posteggiata male che ti ostacola nelle manovre al meteo che dà pioggia durante il weekend.

Se questo stato emotivo si presenta nei giorni successivi al cambio dell'ora, sono alte le probabilità che sia dovuto proprio a questo, pertanto, ancora una volta, l'unica soluzione è quella di provare a rilassarsi con qualche attività piacevole che giovi all'umore. Un po' di shopping, una passeggiata all'aperto, una giornata in SPA dovrebbero essere attività raccomandate ogni volte che si spostano le lancette avanti o indietro di un'ora.

Infine, altro effetto collaterale che può comparire è una variazione dell'appetito: in questo caso rischi di mangiare troppo o troppo poco e, in entrambe le situazioni, non va bene. Contrastare questo approccio temporaneamente "sballato" al cibo è l'unico modo per non avere brutte sorprese dall'ago della bilancia.