Effetto tsunami del Covid, l’onda lunga che aumenta il disagio psicologico: 21 società scientifiche chiedono misure straordinarie

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Il disagio psicologico aumentato a causa della pandemia in corso è un problema sociale. Così 21 società scientifiche hanno redatto e inviato un documento alle Istituzioni per mettere in atto una misura straordinaria per potenziare i servizi di salute mentale offerti ai cittadini.
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Gaia Cortese 25 Gennaio 2022

Oltre agli effetti immediati e distruttivi che può avere uno tsunami sull’ambiente ce n’è uno, forse meno conosciuto, ma ugualmente devastante. Dopo uno tsunami sul terreno si deposita una quantità di sale marino tale da uccidere le piante esistenti e da impedire che ne crescano di nuove. Come uno tsunami, tra ondate, curve e picchi, anche il Covid, attraverso un’ondata più lunga e solo apparentemente meno dannosa, sta attaccando in modo devastante la salute mentale delle persone.

Ha recentemente lanciato l’allarme lo stesso Presidente dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari, dichiarando a Rai News che “la popolazione è smarrita e stanca, stremata da questa emergenza che non sembra finire”.

E ha aggiunto: “a fronte dei miliardi investiti per fronteggiare la salute fisica nella pandemia, la salute psicologica è stata oggetto di attenzione ed investimenti quasi inesistenti, che somigliano più alla carità che si concede per dire di aver fatto qualcosa che ad un intervento pubblico".

Non è l’unico ad essersene accorto, fortunatamente e, dinanzi a tutti quei cittadini e quelle famiglie che non riescono ad avere risposte nel pubblico e non possono accedere nel privato per mancanza di risorse economiche, mediante l'erogazione diretta del bonus o voucher, ventuno società scientifiche hanno firmato e inviato a Governo, Parlamento e Regioni un documento che sottolinea come l'emergenza Covid abbia "amplificato problematiche psicologiche e psichiatriche, facendo diventare il problema del malessere psicologico e dei disturbi psichici e comportamentali un problema sociale".

Una misura straordinaria, da mettere in atto nell’immediato. Utilizzando al meglio le misure del PNRR, si legge, "nel contesto dei servizi sanitari è necessario adottare un quadro integrato di misure imperniato sull'attivazione di strutture pubbliche e innovative di prossimità per rispondere al bisogno di ascolto e sostegno psicologico, come il Consultorio psicologico, con la funzione di intercettare precocemente i bisogni di salute e benessere psicologico dei cittadini".

Allo stesso modo è necessario "il potenziamento dei servizi di salute mentale, di neuropsichiatria infantile e delle dipendenze, dei Consultori familiari, del Piano Nazionale delle Cronicità, di psicologia ospedaliera, assistenza domiciliare, riabilitazione, neuropsicologia".

Il disagio psicologico non può più essere sottovalutato o addirittura ignorato, soprattutto dopo due anni di pandemia che hanno indubbiamente lasciato il segno.