Finalmente in vacanza, ma hai pensato alle tue piante prima di partire?

Meglio tenere le piante da interno in casa o sul balcone? E come proteggerle dal sole? Spostarle nella vasca da bagno è una buona idea? Le risposte le abbiamo trovate in questa intervista a Stefano Pagano, giardiniere ed esperto di giardinaggio.
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Gaia Cortese 13 Luglio 2022

Risposta automatica impostata sulla mail, impianto del gas chiuso chiuso, prese elettriche scollegate e valigie fatte. Manca solo una cosa da fare prima di partire per le vacanze: pensare alle piante.

Se le tue vacanze dureranno da una a più settimane, non basterà un’annaffiata. Con ogni probabilità dovrai affidarti a un buon impianto di irrigazione, soprattutto se il tuo balcone o terrazzo ospita più piante.

Questo sistemerebbe forse la questione, ma dal momento che gli interrogativi sul da farsi sono sempre molti, abbiamo direttamente chiesto consiglio a Stefano Pagano, giardiniere ed esperto di giardinaggio che ha risposto ai dubbi più condivisi, a cominciare dal come prendersi cura delle piante da interno.

“Anche se le vacanze durassero solo tre giorni, lasciare le piante da interno in casa sarebbe sbagliato – spiega Stefano Pagano -. Una pianta che non riceve luce perché gli tapparelle di casa magari sono abbassate o che non viene bagnata a lungo, può solo soffrire. Dal momento che in estate la temperatura notturna non scende mai sotto i 15 gradi, in questo periodo le piante da interno possono essere tranquillamente spostate all’esterno, meglio se in ombra. All’esterno le piante ricevono una buona illuminazione, se pur filtrata e, se dovesse piovere, avrebbero anche di che dissetarsi. Oltretutto l'acqua piovana lava via la polvere che solitamente si deposita sulle foglie”.

Spostare dall’interno all’esterno le piante non è sempre semplice, soprattutto se sono piante di medio grandi dimensioni…

“Ovviamente spostare un ficus elastica o un’aralia sull'esterno può diventare complicato, ma si possono adoperare dei vasi con le ruote e spostarle così senza fatica. Un’altra possibilità è quella di portarle addirittura sotto un grande albero del condomino, quasi andassero in villeggiatura anche loro, così da poter godere dell’ombra della sua chioma e dell’umidità trattenuta dal terreno del giardino”.

A proposito di umidità, spesso e volentieri si consiglia di ricorrere alla pacciamatura. Di cosa si tratta?

“La pacciamatura è una pratica antichissima ed è un buon stratagemma per proteggere la pianta dal calore eccessivo. Consiste nella copertura del suolo con pezzi di corteccia di pino, paglia o lapillo vulcanico. La pacciamatura, non solo trattiene l’umidità e allunga i tempi di irrigazione, ma rallenta anche la crescita delle erbe infestanti che crescono anche in vaso. Si può fare tutto l’anno, ma dal momento che in questo periodo non piove, la pacciamatura estiva é particolarmente consigliata.

Per un rientro senza imprevisti, la vigilia della partenza per le vacanze può essere l’occasione per prendersi cura delle proprie piante, tagliandone le parti secche o malate.

Un altro stratagemma (e funziona) è quello di raggruppare le piante tra loro o piantare più piante nello stesso vaso, così da ridurre la sete di tutte, perché in natura le une si aiutano con le altre. Nel raggrupparle le piante si fanno ombra a vicenda e, se posizionate dove possono ricevere acqua piovana, possono anche beneficiarne. Raggrupparle nella vasca da bagno invece, non è una buona idea, perché comunque sarebbero al chiuso.

Quanto può essere utile un telo ombreggiante?

Se le piante si trovano in pieno sole, ripararle con un tessuto non tessuto, di colore bianco, può garantire loro la giusta ombra e far sì che l’irradiazione solare sia un pochino più leggera. Oltretutto un filtro di questo tipo permette all’acqua di passare e quindi di mantenere umide le piante. Di solito questo tipo di tessuto si trova facilmente nei garden center o nelle catene di bricolage, e ovviamente è preferibile sceglierlo di colore bianco, perché scalda meno.

E il metodo delle bottiglie rovesciate è valido?

È un rimedio molto conosciuto, oltretutto migliorato di recente dalle aziende specializzate. Sono stati infatti prodotti dei cappuccetti in materiale poroso che, attaccati alla bottiglia, rilasciano l’acqua gradualmente. Quindi l’idea è buona, ma vale la pena sfruttare un po’ di tecnologia, così che da una bottiglia riciclata si possa ottenere un’irrigazione di soccorso.

In alternativa ci sono anche le perle di acqua che, messe in una bacinella piena di acqua, si gonfiano, diventano gelatinose e se distribuite sulla superficie della terra e della pacciamatura, si decompongono e rilasciano acqua.

Prima di partire si possono concimare le piante?

Assolutamente no. Non bisogna concimarle perché con le alte temperature, anche un concime liquido può essere un rischio per la sopravvivenza della pianta. In estate le piante hanno solo sete, non hanno bisogno di  elementi nutritivi. Piuttosto meglio aggiungere del terriccio fresco alle piante perché, ancora una volta, trattiene meglio l'umidità.

C’è poi l’asso della manica del vicino di casa a cui lascare le chiavi per innaffiare le piante…

Il vicino di casa ha sempre timore di bagnare le piante troppo poco, per cui il rischio è quello che ecceda con le innaffiature causando il deperimento per le radici che marciscono. l’ideale sarebbe che il padrone di casa lasciasse una sorta di vademecum verde con le indicazioni sul come prendersi cura delle singole piante, perché ogni pianta ha le sue caratteristiche.

In un’era in cui siamo spesso con il telefono in mano, se in difficoltà, il vicino di casa potrebbe anche fare qualche foto alle piante in modo che il proprietario si possa trasformare all’istante in un giardiniere 4.0 e dare eventuali indicazioni a riguardo. Ad ogni modo, un sopralluogo delle piante da fare insieme prima della partenza, è fortemente consigliato.

E per chi ha il prato da curare?

L’impianto di irrigazione è alla base di tutto, perché permette di risparmiare acqua somministrandola in maniera capillare. Un altro consiglio è quello di non tagliare l'erba troppo bassa in giardino perché se è un po' più alta, trattiene meglio l'umidità del terreno. Si potrà taglia al rientro dalle vacanze!

Quali sono le piante e i fiori che possono lasciarci più tranquilli se siamo in partenza?

Sicuramente le piante grasse, molto vendute in inverno, ma che in estate vogliono poca acqua. C'è poi la bouganville o la gazania che ricorda una margherita, ma è coloratissima, oppure l’aloe dalle poche pretese, o ancora la portulaca che sta bene in giardino, ma anche nell'orto dal momento che è anche commestibile ed è ricca di vitamina C.