Finalmente sappiamo perché si soffre di nausea durante la gravidanza: uno studio ne ha scoperto la causa

Il responsabile sarebbe un ormone, il GDF15, prodotto dal feto, e l’entità dei sintomi dipenderebbe propio da una maggiore o minore sensibilità delle donne ad esso: da questa scoperta si potrebbero sviluppare nuove strategie di terapia o cura di questa diffusissima condizione.
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Maria Teresa Gasbarrone 15 Dicembre 2023
* ultima modifica il 15/12/2023

Che tu sia donna o uomo, che tu abbia avuto o meno una gravidanza, sicuramente se ti chiedessero di indicare qual è uno dei sintomi più tipici dei primi mesi di gravidanza penseresti alla nausea. E in effetti è proprio così: questa fastidiosa condizione colpisce circa l‘80% delle donne in vari momenti della gravidanza.

In termini medici, la nausea che vivono le donne in gravidanza si chiama "iperemesi gravidica (HG)" e in alcuni casi può implicare un malessere piuttosto invalidante con sintomi anche gravi, come perdita di peso, disidratazione, fino a rendere necessario a volte il ricovero ospedaliero.

Inoltre, finora la causa di questa condizione era rimasta sconosciuta. Ora, però, abbiamo finalmente una buona notizia: un team internazionale di ricercatori provenienti dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dallo Sri Lanka ha infatti individuato il responsabile delle nausee in gravidanza. Si tratta di un ormone, il GDF15, prodotto dal feto, che in base a una maggiore o minore sensibilità da parte della donna può causare questi sintomi.

Marlena Fejzo, uno degli autori dello studio, ha spiegato che "ora sappiamo che le donne si sentono male durante la gravidanza quando sono esposte a livelli più elevati dell'ormone GDF15 rispetto a quanto sono abituate".

Scoperto il "colpevole"

Lo studio, pubblicato su Nature, ha utilizzato una varietà di approcci, tra cui analisi genetiche dei pazienti, test del sangue, studi sulle cellule umane e test con topi, per confermare il legame tra GDF15 e le nausee in gravidanza.

La ricerca ha rivelato non solo che il responsabile è l'ormone GDF15, ma anche che le donne esposte prima della gravidanza a livelli inferiori di quest'ormone sperimentano una volta in gravidanza sintomi più intensi.

Da questa constatazione, hanno osservato gli autori, si possono stabilire nuove possibilità di prevenzione o di terapia. "Sapere questo – spiega il professor Stephen O'Rahilly, co-direttore dell'Istituto di Scienze Metaboliche Wellcome-Medical Research Council presso l'Università di Cambridge – ci dà un suggerimento su come possiamo evitare che ciò accada".

Cosa cambierà

Una possibile soluzione potrebbe essere abbassare i livelli di GDF15, in alternativa, si potrebbe lavorando in termini di prevenzione, esponendo le donne a GDF15 prima della gravidanza, così da "prepararle" per livelli più elevati di questo ormone durante la gravidanza, riducendo così i sintomi. Per la prima volta, lo studio fornisce prove umane che abbassare i livelli di GDF15 durante la gravidanza può essere sicuro.

Ora, la prossima fase sarà testare se l'esposizione a GDF15 prima della gravidanza può ridurre le nausee e il vomito o addirittura prevenire l'iperemesi gravidica. Molte attenzioni sono sul metformin, un farmaco che sarebbe in grado di aumentare i livelli di GDF15. Inoltre, il team spera di testare una classe di farmaci che potrebbero bloccare GDF15 dal legarsi al suo recettore nel cervello, fornendo una ulteriore opzione di trattamento.

Fonte | "GDF15 linked to maternal risk of nausea and vomiting during pregnancy", pubblicato su Nature il 13 dicembre 2023; Agi;

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