Gazze ladre: ecco perché fanno spesso visita ai giardini in estate

Curiose, intelligenti e sempre in cerca di cibo, le gazze ladre sono portate a smuovere il terreno e fare razzia di semi, insetti e resti alimentari. Ma amano anche costruire il loro nido in luoghi sicuri e non minacciati da predatori, come alberi e piante rampicanti presenti nei giardini urbani.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Martina Alfieri 21 Giugno 2023

Avrai notato come le gazze ladre facciano spesso visita, più di altri volatili selvatici, ai giardini delle abitazioni o ai parchi pubblici anche molto frequentati dalle persone. Per diverse ragioni, la vicinanza con l’uomo non rappresenta per loro un fattore di disturbo, anzi: hanno maggiori probabilità di trovare cibo e sono al sicuro dagli uccelli predatori.

La gazza eurasiatica (Pica pica), dal caratteristico piumaggio bianco e nero, è un uccello curioso, spavaldo e intelligente. Proprio per le sue caratteristiche viene comunemente chiamata “gazza ladra”. Soprattutto durante la primavera e l’estate, ti sarà di certo capitato di incontrarla mentre zompetta nelle aree verdi cittadine.

Nonostante l'habitat naturale delle gazze siano le aree boschive o agricole, grazie alla loro capacità di adattarsi a condizioni climatiche e ambientali differenti, scelgono di avvicinarsi alle zone urbane per procacciarsi il cibo e costruire i loro nidi.

I giardini frequentati dalle persone sono infatti ottime riserve in cui trovare ad esempio rifiuti alimentari, oltre a semi, bacche e insetti. Allo stesso tempo, invece, gli uccelli predatori tendono a stare lontano da questi luoghi, troppo rumorosi e influenzati dalla presenza dell’uomo. Le gazze ladre si sentono così tranquille a costruire i loro nidi su alberi alti o piante rampicanti, senza il rischio che i loro piccoli vengano attaccati. Non bisogna infine dimenticare la passione delle gazze per tutto ciò che brilla e luccica: vengono attratte, ad esempio, dagli specchi d’acqua, ma anche da finestre e vetrate.

Socievoli e molto intelligenti, le gazze sono state oggetto di un singolare esperimento di sostenibilità in Svezia: l’ingegnere Hans Forsberg è riuscito a insegnare a una coppia di gazze ladre a recuperare i tappi di bottiglie di plastica per ricevere in cambio una nocciolina.