Gli integratori di vitamine servono davvero?

Pillole e pastigliette colorate da assumere periodicamente per sentirsi meglio, per caricarsi di energia o per aumentare le difese immunitarie. L’assunzione di integratori di vitamine e multivitaminici si abbina sempre di più all’alimentazione quotidiana e ne fanno uso indistintamente uomini, donne, anziani e addirittura bambini. Ma è proprio necessario?
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Gaia Cortese 3 Gennaio 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

In bella mostra, esposti sugli scaffali di farmacie, parafarmacie e supermercati, integratori e multivitaminici sono destinati prima o poi a rientrare negli acquisti di tutti. Quasi al pari di una polizza vita, l’acquisto di un integratore di vitamine viene fatto, un po' superficialmente, anche da chi è in buona salute ma, dietro la promessa di benefici ed effetti positivi sul proprio organismo, decide di “integrare” la propria dieta alimentare con qualche pillolina colorata.

Le vitamine

Chiariamo da subito cosa sono le vitamine e perché devi assumerle. Le vitamine sono importantissime per la tua salute perché svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione di diverse reazioni chimiche che avvengono nell’organismo. Esistono due gruppi di vitamine: quelle idrosolubili, contenute nella carne, negli insaccati e nel latte e i suoi derivati, non possono accumularsi nel corpo e vengono assunte regolarmente attraverso gli alimenti; quelle liposolubili, contenute nella frutta e nella verdura, possono accumularsi nel corpo e vengono assorbite da pelle e fegato. Tra le vitamine idrosolubili troviamo il gruppo di vitamine B ((B1, B2, B3, B5, B6, B8, B9, B12) e la vitamina C; tra le vitamine iposolubili troviamo le vitamine A, D, E, K, F e Q.

Lo studio

Tornando al tema degli integratori vitaminici, in commercio se ne trovano di tutti i tipi: dai mix multivitaminici per fare il pieno di energia, per rinforzare il sistema immunitario e aumentare le difese dell’organismo, agli integratori di una sola vitamina per sopperire a una carenza specifica. In alcuni casi vengono utilizzati anche per prevenire eventuali patologie cardiovascolari come l'infarto o l'ictus. Ma siamo sicuri che gli integratori vitaminici facciano davvero bene all’organismo?

Un recente studio del St. Michael’s Hospital e dell’Università di Toronto, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, ha riunito i risultati più rilevanti di un’ampia ricerca sugli integratori vitaminici e gli effetti sulla salute. Il risultato deluderà i fedeli consumatori di mix di vitamine, perchè lo studio ha evidenziato come integratori e multivitaminici in realtà non abbiano alcun effetto evidente sulla salute dell’uomo.

La ricerca ha preso in considerazione i risultati di tutti i trial clinici pubblicati tra il 2012 e il 2017 in tema di multivitaminici e salute: ben 179 studi clinici analizzati nuovamente per ottenere un dato complessivo sull’efficacia degli integratori in termini di rischio cardiovascolare e, più in generale, in relazione a una morte prematura. Insomma, multivitaminici e integratori non nuoceranno di sicuro alla salute, ma sono ben lontani dall'essere utili e sempre di più sono più una semplice moda, priva di reali effetti positivi sulla salute

Quando assumere integratori di vitamine

Con un'alimentazione sana ed equilibrata, è possibile assumere l'apporto necessario di vitamine affinché l'organismo non soffra alcuna carenza. Il consiglio è sempre quello di evitare il fai da te. Eventuali stati di carenza dovrebbero essere valutati dal proprio medico curante perché le vitamine devono essere sempre assunte in una quantità corretta, per evitare sovradosaggi nocivi per il fisico o addirittura interazioni con altri farmaci assunti.

L'acido folico fa eccezione

Seguendo una dieta ricca di frutta, verdura fresca e legumi si copre senza problemi il fabbisogno quotidiano di acido folico e folati, vitamine del gruppo B che contribuiscono alla normale funzionalità del sistema immunitario e alla formazione dell’emoglobina, la cui carenza causa gravi anemie e deficit del sistema nervoso. Ma in alcuni casi, come per esempio nel periodo che anticipa una gravidanza e durante i nove mesi di attesa, l'assunzione di acido folico diventa molto importante perché riduce il rischio di gravi malformazioni fetali congenite come i difetti del tubo neurale (spina bifida, anencefalia e encefalocele). Per questo motivo è lo stesso Ministero della Salute che ne raccomanda il dosaggio di 0,4 mg "per la profilassi dei difetti dello sviluppo del tubo neurale in donne che stanno pianificando la gravidanza".

Acido folico quindi consigliato alle donne che pianificano una gravidanza, ma non si creda che non venga fatto assumere anche agli uomini: è infatti comprovato che l'acido folico è in grado di diminuire i rischi di sviluppare disturbi cardiovascolari e ictus. Meglio quindi assicurarsi di non farsene mancare il corretto fabbisogno quotidiano.

Fonte| Ministero della Salute

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.