Ha 111 anni, ha piantato 8mila alberi e si chiama Saalumarada Thimmakka: ecco perché tutti dovremmo ringraziarla

Per superare un grande dolore, Saalumarada Thimmakka e il marito hanno deciso di iniziare a piantare dei Ficus Benghalesis nel loro piccolo villaggio indiano. Oggi la donna ha circa 111 anni ed è una delle ambientaliste più conosciute al mondo.
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Sara Polotti 6 Dicembre 2022

La sua età, in realtà, è solo ipotizzabile: la data di nascita di Saalumarada Thimmakka è imprecisata, ma possiamo collocarla tra il 1910 e il 1911. A conti fatti, quindi, ha almeno 111 anni, e oltre a essere una delle donne più longeve della storia, è anche uno degli esempi più puri e virtuosi di ecologia.

Nel 2016 la BBC la elesse come una delle 100 donne più influenti dell'anno. Il motivo risiede nella peculiarità della sua vita: mai diventata madre biologicamente, Saalumarada Thimmakka (che viene chiamata anche Aala Marada Thimmakka) ha dedicato la sua vita a piantare alberi di baniano per superare il dolore dell'infertilità. Si tratta di grandi piante dalle radici aeree, chiamate anche Ficus Bengalesi, che hanno la capacità di espandersi notevolmente nell'aria in cui sono piantati (proprio grazie alle radici che si trasformano poi in tronchi).

Nel servizio a lei dedicato, i giornalisti e le giornaliste di BBC la definirono "La madre indiana degli alberi". "Ho deciso di immergermi fino in fondo in questo pianeta per superare il dolore di non avere mai avuto figli miei", raccontava davanti alle telecamere.

Nata più di 110 anni fa nella regione meridionale del Karnataka, in India, Saalumarada Thimmakka si sposò a 20 anni con un uomo amorevole, con cui trascorse una vita felice. Quando, tuttavia, divenne chiaro il fatto che non riuscivano ad avere figli, le persone iniziarono a comportarsi sgarbatamente nei loro confronti, guidate dagli stereotipi passati e dalle regole non scritte riguardanti la famiglia. "Si prendevano gioco di me alle mie spalle", diceva, "e così andai al tempio a offrire le mie preghiere". Ma arrivarono i 25 anni e lei ancora non concepì.

In India l'albero di baniano è sacro e rappresenta la fertilità femminile. Saalumarada Thimmakka decise quindi di piantarne uno, simbolicamente e per superare il lutto che lei e il marito provavano nei confronti della sterilità, e continuò a piantarne. "Avevamo bisogno di riempire la nostra vita. E in questo modo, forse la società ci avrebbe restituito un po' di rispetto. In qualche modo, questi alberi ci avrebbero benedetto".

In poco tempo, la donna e il marito piantarono 384 banani lungo una strada fangosa vicino al villaggio in cui vivevano. In breve tempo, la strada si trasformò in un lungo e bellissimo viale alberato coperto dalle fronde, e così presero la decisione di continuare a piantarne.

Negli anni, Saalumarada Thimmakka è così diventata una delle ambientaliste indiane più conosciute (e riconosciute anche dal Governo, che nel tempo le ha dedicato premi e riconoscimenti). Il suo è un esempio importante, perché mostra come dal dolore e dalle difficoltà possano nascere iniziative virtuose e come la vita possa comunque farsi spazio. "In tutti questi anni gli alberi sono diventati enormi, e qualcuno di loro non ce l'ha fatta. Quelli che sono morti mi hanno lasciato un grande dolore", continuava nel servizio a lei dedicato. Ma il dolore è comunque parte della vita, e ciò che Saalumarada Thimmakka tiene a sottolineare è quanto questi alberi le abbiano fatto bene e quanto l'abbiano aiutata a guarire.