
La Dickin Medal è il più importante riconoscimento militare che possa essere assegnato ad un animale. A riceverla quest’anno sarà un pastore belga Malinois che l’anno scorso, in un’operazione contro gli estremisti di al Qaeda in Afghanistan, si è lanciato contro un terrorista che teneva sotto fuoco i militari britannici.
Il suo nome è Kuno e, ancora oggi, porta sul corpo i segni di quel suo atto eroico. Incurante delle granate e dei proiettili scagliati contro le forze d'élite dello Special Boat Service, Kuno ha fatto da apripista lanciandosi contro gli estremisti. Grazie a degli speciali occhiali che gli permettevano la visione notturna, il pastore belga è riuscito a raggiungere il terrorista che teneva sotto fuoco gli inglesi, dando così la possibilità ai suoi compagni di reparto di avanzare e concludere con successo il raid.
Durante l'assalto Kuno è stato ferito dai proiettili nemici a entrambe le zampe posteriori. Le ferite sono apparse subito gravi, ed uno dei proiettili ha mancato di poco un’arteria principale. Il cane eroe è stato curato a bordo dell’elicottero, mentre veniva riportato alla base. In ospedale Kuno ha poi dovuto affrontare più di un’operazione per salvargli la vita e per poterlo riportare nel Regno Unito.
La zampa sinistra gli è stata parzialmente amputata per evitare che un'infezione lo uccidesse, ma Kuno è stato anche il primo cane dell’esercito britannico a ricevere una protesi con cui è potuto tornare a camminare e correre.
Dopo un lungo programma di riabilitazione per ripristinare la funzione dei suoi nervi e dei suoi muscoli, la convalescenza del pastore belga è stata seguita scrupolosamente dal personale dell'Università di Nottingham. Secondo quanto ha riferito dal personale sanitario, Kuno si è sempre dimostrato amichevole e disponibile a cooperare, ben disposto all’interazione umana, alle sessioni sul tapis roulant e all'idroterapia.
Ora Kuno ha quattro anni e si gode meritatamente la sua pensione. Secondo quanto ha riferito il segretario alla Difesa Ben Wallace, “senza Kuno, il corso di questa operazione avrebbe potuto essere molto diverso, ed è chiaro che quel giorno ha salvato le vite del personale. Questo particolare raid è stato uno dei risultati più significativi contro al Qaeda degli ultimi anni”.