I cuccioli non sono oggetti, se a Natale ne vuoi regalare uno fallo consapevolmente (e non comprarlo)

Un cucciolo è un impegno serio, una fonte di gioia ma anche una responsabilità. Pensare di regalare un animale per Natale è un azzardo, soprattutto se non sei certo che l’altra persona non sia pronta a riceverlo e a prendersene cura. Ma se scegli di farlo, magari per te stesso o per la tua famiglia, opta per l’adozione. Sia per contrastare il business illegale della vendita dei cuccioli e sia per dare una casa ai tanti cani e gatti che vivono nei rifugi.
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Evelyn Novello 18 Dicembre 2023

Scartare un pacco e trovarci un cucciolo è una di quelle scene che nei film provoca un'emozione incredibile e pianti di gioia. Ancor di più se a ricevere questo regalo è un bambino che lo desiderava da molto tempo. Ma siamo nella vita reale e dobbiamo essere siamo noi adulti a saper valutare bene la situazione. Secondo una ricerca del 2016 dell'Associazione Italiana Animali e Ambiente (AIDAA), in occasione del Natale vengono donati circa 22mila cuccioli (tra cani e gatti) di razza ma buona parte di essi, qualche mese dopo, si ritrova già senza padrone. Le criticità, però, sorgono ancora prima dell'ipotetico abbandono. Ti sei mai chiesto cosa si nasconde dietro al mercato dei cuccioli?

Secondo i dati dell’Osservatorio Zoomafia della Lav del 2021, il business dei cuccioli movimenta circa 300 milioni di euro all’anno. Nei Paesi dell’Unione Europea si muovono circa 46 mila cani ma solo nella metà dei casi è possibile avere la tracciabilità, cioè ricostruire il percorso che li ha portati dalla nascita al destinatario: il resto diventa profitto per il mercato clandestino. La tratta dei cuccioli dai Paesi dell’Est è uno dei business più redditizi che coinvolge migliaia di animali ogni anno e che vede attive vere e proprie organizzazioni transazionali. Gli animali, per lo più cani, arrivano in Italia dopo lunghi viaggi nascosti in furgoni e tir, stipati in scatole e gabbie senza cibo né acqua. La mortalità di questi sfortunati cuccioli è molto alta: di solito vengono strappati troppo presto alle loro madri e messi in viaggio senza controlli veterinari né vaccinazioni. Ma acquistare un cucciolo alimenta il business, legale o sommerso che sia, che pensa agli animali come ad oggetti, sfruttati per il guadagno di qualcuno.

Nei canili e nei rifugi tanti animali, sia giovani che più anziani, aspettano solo di trovare una famiglia. Se adotti, puoi aiutare a contrastare, da una parte, la domanda che alimenta il commercio di animali di "razza" – "alcuni commercianti per guadagnare di più fanno da tramite tra i trafficanti e i compratori, che spesso non conoscono la reale provenienza dei cuccioli" spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – e dall'altra il randagismo, che in Italia continua a essere un problema che non può più essere trascurato. Dai dati aggiornati al 31/12/2022 del Ministero della Salute, vediamo che gli ingressi nei canili sanitari nel nostro territorio sono stati in totale 67mila e nei canili rifugio 22mila. Di tutti questi solo meno della metà ha trovato una famiglia, le adozioni sono state 32mila.

In occasione di questo Natale, pensa allora se davvero la persona che riceverà il cucciolo (ma perché no, anche un animale più anziano) sia davvero pronta a riceverlo e consapevole dell'impegno sia in termini di tempo sia economico che un nuovo componente comporterà alla famiglia. Meglio ancora, quindi, intendere questo regalo come un gesto d'amore verso te stesso e verso un essere vivente che si trova in condizioni di difficoltà: adottalo tu, se ti senti pronto ovviamente. L'Oipa ha da poco lanciato una campagna di sensibilizzazione per far sì che gli animali non siano intesi solo come un passatempo e una gioia momentanea, ma come un atto consapevole che richiede una riflessione di base. Il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto, ha precisato: "Gli animali non sono oggetti e, quando diventano un regalo da mettere sotto l’albero, talvolta chi li riceve non è preparato o non sa davvero cosa implichi avere in casa un familiare con la coda. In vista del Natale lo diciamo con forza: gli animali non sono oggetti da regalare".

Fonti | Lav; Oipa; Ministero della Salute