Il suo fusto può raggiungere i 50 cm, le sue foglie sono spesse e dal bordo leggermente dentellato, i fiori sono capolini dal colore che varia dal giallo all’arancione. La calendula è una pianta abbastanza rustica, che può essere coltivata nel proprio orto o giardino, ma anche in vaso sul balcone, e che ha diverse proprietà salutari per l’organismo. È proprio dai suoi fiori che si ricavano i principi attivi attribuiti alla pianta: se essiccati possono essere utilizzati per tisane e decotti, opportunamente macerati invece permettono di estrarne un ricco olio essenziale.
Tra i principi attivi della calendula si trovano flavonoidi, carotenoidi, tannini, steroli, triterpeni e olio essenziale costituito da oltre 45 sostanze.
La calendula ha proprietà antinfiammatorie, infatti, agisce bene sulle irritazioni delle mucose ed è indicata in caso di gastrite, colite, ulcere e altre patologie a carico degli organi interni. Può essere utile anche per alleviare scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle, ma anche infiammazioni gengivali e ulcere della bocca.
Usata sotto forma di tintura madre o di macerato, la calendula ha anche un’azione antispasmodica e per questo motivo viene impiegata per alleviare i dolori mestruali e addominali. Non solo. Molte donne la impiegano per equilibrare alcune disfunzioni dell’apparato genitale, per aumentare il flusso mestruale scarso o diminuire quello troppo abbondante.
In caso di spasmi addominali o dolori mestruali e di infiammazioni del sistema gastro-intestinale, puoi provare l’infuso alla calendula. Versa un cucchiaio raso di fiori essiccati in una tazza con dell'acqua bollente e lascia in infusione 10 minuti; filtra e bevi 2 o 3 tazze al giorno per alleviare il disturbo.
In alternativa puoi usare la tintura madre di calendula, prendendo 30 o 40 gocce due o tre volte al giorno. La tintura di calendula, che si prepara mettendo a bagno per 10 giorni 20 grammi di fiori in 100 ml di alcol al 60%, sfrutta particolarmente i principi attivi della pianta. Puoi usare la tintura per tamponare i foruncoli oppure, diluendola opportunamente (una goccia di tintura per 10 gocce d'acqua), per bagnare una garza da applicare su scottature, ferite ed eruzioni cutanee.
In caso di problemi alla pelle (irritazioni, ferite, dermatiti da pannolino) la calendula può avere un’azione lenitiva ed emolliente, oltreché cicatrizzante e antinfiammatoria. Puoi ottenere l'olio di calendula mettendo 100 grammi di fiori secchi, in un barattolo di vetro con coperchio ermetico. Copri i fiori con mezzo litro di olio di mandorle dolci e chiudi il barattolo. Assicurati di scuotere il barattolo almeno una volta al giorno e dopo 30 giorni filtra l’olio aiutandoti con una garza, conserva l’olio ottenuto in un luogo fresco e buio.
Le proprietà lenitive e cicatrizzanti dell'olio di calendula sono dovute all'alto contenuto di antiossidanti e vitamina A, Per questo motivo l'olio è un buon rimedio naturale per la cura delle pelli più sensibili soggette a irritazioni, screpolature e arrossamenti. L'olio di calendula è anche consigliato per trattare smagliature e cicatrici, e per prevenire le ragadi al seno.
Ideale come idratante per mani e viso, ma anche per il trattamento dell'acne, dei foruncoli e delle piaghe da decubito, la crema di calendula può essere preparata anche tra le quattro mura domestiche. Procurati 20 grammi di fiori freschi, mettili in un vasetto da conserva e ricoprili con dell'olio di oliva. Lascia il recipiente a riposare al sole per almeno 12 ore, in modo che l'olio possa assorbire gli oli essenziali e i principi attivi presenti nei fiori. Successivamente, fai sciogliere in un pentolino 5 grammi di burro di cacao e 5 grammi di cera d'api, unisci tutti gli ingredienti e lascia raffreddare.
La calendula non ha controindicazioni e non sembrano essere stati notati effetti collaterali associati all'uso, almeno fino ad oggi. Potrebbero tuttavia esserci delle reazioni allergiche incrociate con altre piante della famiglia delle Asteraceae e Compositae, come per esempio la camomilla.