I ricercatori hanno trovato un nuovo super antibiotico utilizzando l’Intelligenza Artificiale

Nel mondo ogni anno oltre 700.000 persone muoiono a causa di infezioni batteriche, in Italia sono più di 10.000. Un nuovo studio pubblicato da un gruppo di ricercatori del MIT, grazie al machine learning, ha trovato un nuovo farmaco che, agendo con meccanismi diversi rispetto ai composti già noti e in commercio, è in grado di eliminare alcuni dei virus più critici per l’uomo.
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Kevin Ben Alì Zinati 30 Agosto 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Ogni anno le infezioni da batteri che resistono agli antibiotici uccidono 700.000 persone nel mondo: per darti un’idea più vicina a te, in Europa le vittime sono 33.000 e in Italia oltre 10.000. Oggi però un team di ricercatori del Massachusetts Institue of Technology di Boston ha aperto un nuovo spiraglio in questo tiro alla fune perché ha trovato un nuovo super antibiotico capace di spazzare via molti dei ceppi batterici che finora erano rimasti resistenti a tutti i farmaci conosciuti.

I ricercatori del MIT l’hanno scoperto grazie al machine learning e all’intelligenza artificiale applicata a vaste librerie digitali di composti farmaceutici e per questo l’hanno voluto chiamare Halicin, in omaggio a HAL 9000, l’intelligenza artificiale di “2001: Odissea nello Spazio”, il film cult di Stanley Kubrick. Il nuovo farmaco è stato testato in laboratorio e sembrerebbe agire in modo diverso rispetto agli altri antibatterici noti perché è stato capace di eliminare l’Acinetobacter baumannii e l’Enterobacteriaceae, due dei tre patogeni che l’Organizzazione mondiale della sanità classifica come “critici”.

La scoperta con l’Intelligenza Artificiale

I ricercatori hanno scoperto il nuovo super antibiotico grazie a un algoritmo di apprendimento automatico. Puoi immaginare quanto sia immenso l’elenco dei farmaci o dei composti per combattere le infezioni batteriche. Il team infatti ha preso un database con le caratteristiche atomiche e molecolari di quasi 2.500 farmaci tradizionali e composti naturali e ha istruito un supercomputer ad analizzarli tutti.

Le vittime da infezioni batteriche in Europa sono 33.000, in Italia oltre 10.000.

Poi i ricercatori l’hanno fatto lavorare per alcune ore all’interno di una biblioteca di oltre 6.000 composti che erano “sotto inchiesta” per valutare se fossero stati efficaci per trattare diverse malattie umane. L’obiettivo era individuare quelle molecole capaci di uccidere i batteri utilizzando però dei meccanismi d’azione diversi rispetto ai farmaci già esistenti e in commercio.

Come risultato, l’algoritmo ha fornito una sorta di piattaforma con oltre 100 milioni di composti. Da qui sono riusciti a selezionare i composti per creare Halicin, un farmaco che possiede quindi una capacità altissima di eliminare i ceppi batterici più resistenti.

I super antibiotici

I nuovi super antibiotici come Halicin rappresentano davvero un’importantissima risorsa nella sempre più difficile ricerca sull’antibioticoresistenza. Secondo James Collins, uno dei membri del gruppo del MIT che ha pubblicato la ricerca, la crisi nella ricerca si è creata sia per un aumento dei microrganismi patogeni divenuti più resistenti e sia per una produzione sempre più scarsa di nuovi antibiotici da parte dell'industria farmaceutica.

Per questo investire nella ricerca di super antibiotici oggi è più decisivo che mai. Alcuni studi infatti hanno dimostrato che questi farmaci potrebbero aiutare a ridurre le morti causate da infezioni batteriche dal 50-55% fino al 10-15%. Per farti capire l’importanza, in Italia potrebbero salvare circa 3000 vite ogni anno.

Fonte | "A Deep Learning Approach to Antibiotic Discovery", pubblicato su Cell il 20 febbraio 2020; Ansa

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