
Il cavolo è un ortaggio talmente diffuso, da essere entrato a far parte persino di proverbi e modi di dire. E questo successo lo deve soprattutto alle sue svariate proprietà nutritive e a tutti i benefici che può apportare all'organismo. Si tratta sicuramente di uno dei vegetali più nutrienti che hai a disposizione e che ti accompagnerà soprattutto durante i mesi invernali, quando la varietà di frutta a verdura è piuttosto ridotta e dovrai accontentarti di quello che la stagione offre. Ti ricordo infatti che acquistare cibi fuori stagione significa non rispettare i ritmi della natura, favorire l'inquinamento e aumentare l'impatto dell'uomo sull'ambiente.
Il cavolo appartiene alla famiglia delle crucifere. O meglio, quando parli di cavolo intendi proprio l'intera famiglia, all'interno della quale si possono trovare in realtà diversi membri. C'è il cavolfiore, il cavolo nero, i broccoli e così via.
Più nello specifico, se si parli di broccolo o cavolfiore, stai prendendo in considerazione la parte della pianta dove si trovano le cosiddette infiorescenze, cioè raggruppamenti di fiori disposti l'uno accanto all'altro. Mentre altri, come il cavolo verza, sono composti dalle stesse foglie. Tutti loro comunque contengono importanti quantità di vitamine e sali minerali.
Quando dici "cavolo" insomma stai utilizzando un nome generico che può arrivare a comprendere tantissime varietà. Proviamo a vedere insieme le principali:
Il cavolfiore è tipico della stagione fredda ed è caratterizzato da un'infiorescenza a palla, o a testa. Nella varietà più diffusa, questa parte è di colore bianco, a la puoi trovare anche viola, verde e giallo arancio.
Chiamato più comunemente verza, o cavolo di Milano, questo tipo di cavolo è caratterizzato dalle foglie increspate e piene di nervature. Sono proprio queste che puoi mangiare, una volta scartate quelle più esterne.
La varietà meno invernale è il cavolo cappuccio, che presenta foglie larghe e levigate riunite assieme proprio a formare una sorta di cappuccio. Al centro si trova invece un germoglio con gli strati più giovani ed è quella la parte edibile. Esiste anche nella varietà rossa.
Ultimamente è più conosciuto come kale, perché sembra andare piuttosto di moda tra le star di Hollywood. Ma si tratta in realtà del già noto cavolo riccio, che si contraddistingue per le foglie di colore verde molto scuro e, appunto, dai bordi arricciati.
Tipico ingrediente della ribollita toscana, il cavolo nero si chiama così perché le sue foglie hanno un colore molto scuro, con una sfumatura che tende appunto al nero. A differenza degli altri cavoli che ti ho descritto, questo non forma la tipica palla, ma si presenta con lunghi steli e foglie ricce.
Più conosciuto con il nome di broccolo romanesco, il cavolo romano ha una forma che ti potrebbe ricordare quella di una fiaccola. È costituito da tante piccole punte di colore verde chiaro che tutte assieme vanno a formare un'unica struttura acuminata. Anche in questo caso, ne mangerai le infiorescenze.
Il cavolo rapa non è imparentato con le rape, ma ha una forma che ricorda questo tubero. Per mangiarlo lo devi sbucciare e tagliare a fettine sottili: il suo sapore è piuttosto delicato. Oltre alla classica varietà verde chiaro esiste anche quella viola.
In generale, il cavolo ha tantissime proprietà e può assicurare diversi benefici al tuo organismo. Naturalmente ciascuna varietà avrà le caratteristiche sue proprie, ma ci sono alcuni aspetti che hanno in comune e che possiamo già prendere in considerazione insieme. Innanzitutto sono molto ricchi di vitamina C, al punto che nei secoli scorsi era un alimento fondamentale nella dieta dei marinai che affrontavano i lunghi viaggi intercontinentali come forma di prevenzione dallo scorbuto. E sembra sia da questa abitudine che derivi il detto "cavoli a merenda". Contiene anche importanti quantità di vitamina A, caronteoidi e flavonoidi che gli conferiscono benefici antiossidanti molto importanti per organi e tessuti del tuo corpo.
Per quanto riguarda i sali minerali, sono soprattutto ferro e calcio a spiccare. In particolare, se vuoi seguire una dieta che sia attenta anche all'impatto sull'ambiente, potresti alternare il cavolo al consumo di carne o di latte vaccino.
Più in generale, questo ortaggio vanta proprietà antinfiammatorie e su Ohga avevamo già parlato della dieta che previene le infiammazioni e che aiuta quindi a contrastare l'insorgenza di patologie come l'artrite o di disturbi psicologici come l'ansia e la depressione.
Sicuramente saprai già come si può usare il cavolo in cucina, ma potresti essere piuttosto scoraggiato dal tipico odore che emana quando lo fai cuocere. Un trucco? Aggiungi limone o aceto nell'acqua ed eliminerai buona parte del problema. Inoltre, tieni presente che meno tempo viene cotto e maggiori quantità di proprietà nutritive sarà in grado di conservare. Per questo motivo ti consiglio di preferire la preparazione a vapore oppure di consumarlo direttamente crudo quando la varietà lo permette.
Per il resto saprai anche tu che è un ottimo contorno, va bene anche per condire la pasta e se frullato può rivelarsi una bevanda che favorisce la depurazione dell'organismo perché stimola la diuresi.