granchio blu

Il granchio blu invade le lagune italiane anche in inverno: quali sono gli effetti delle specie aliene sull’ambiente

Il granchio blu, specie aliena originaria del Nord America, continua a invadere le lagune italiane, anche in inverno. La sua diffusione sta causando danni significativi alla biodiversità e all’economia locale (come accade con tutte le specie aliene invasive).
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Roberto Russo 23 Gennaio 2024

La diffusione del granchio blu nelle lagune del Veneto e dell'Emilia-Romagna non si ferma, nemmeno in inverno. Ogni giorno nelle reti dei pescatori finiscono dai 40 ai 50 quintali di questo crostaceo, che ha già causato danni ingenti all'ecosistema e all'economia locale. La proliferazione del granchio reale blu (o, semplicemente, granchio blu o ancora granchio azzurro), originario della costa orientale degli Stati Uniti, sembra andare avanti anche nella stagione fredda.

Come è noto, il granchio blu, il Callinectes sapidus, è una specie invasiva che ha causato danni significativi all'ecosistema delle lagune del Veneto e dell'Emilia-Romagna. Si parla, inoltre, non di una, ma di due specie di granchio blu che hanno invaso le nostre lagune, senza dimenticare la presenza di un altro invasore: il granchio crocifisso.

In cosa consiste il problema?

Il granchio blu è un animale molto vorace e aggressivo. Si nutre di una grande varietà di animali, tra cui vongole, cozze, pesci e altri crostacei. La sua presenza nelle lagune ha portato a un calo significativo della produzione di vongole.

Portunus segnis Granchio blu del Mar Rosso e dell'Oceano Indiano

Inoltre, il granchio blu ha un impatto negativo sulla biodiversità delle lagune. La sua presenza sta causando la scomparsa di alcune specie di pesci e crostacei che erano presenti in queste aree prima del suo arrivo.

Come si può intervenire?

Al momento non esiste un metodo efficace per debellare il granchio blu. I pescatori stanno cercando di pescarne il più possibile, ma è una soluzione che non è sufficiente a contenere la diffusione dell'animale. Alcuni esperti hanno proposto di usare metodi di controllo biologici, come l'introduzione di predatori naturali del granchio blu, ma questa soluzione è ancora in fase di studio. Segnaliamo, inoltre, la ricerca dell’Università Ca’ Foscari per trasformare il guscio del granchio blu in nanomateriali intelligenti con proprietà funzionali utili in diversi campi di applicazione, tra cui la biomedicina, il packaging sostenibile e la protezione e conservazione dei materiali scrittori.

La diffusione del granchio blu è un problema serio che sta mettendo a rischio l'ambiente e l'economia delle lagune italiane. È necessario un intervento urgente e coordinato da parte delle istituzioni, per studiare le migliori strategie per debellare la specie. In tal senso si muove la recente integrazione firmata dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida sulle “Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commercialein cui si aggiunge proprio il granchio blu. L'idea è quella di aiutare gli operatori a superare le grandi difficoltà create dall'invasione del crostaceo, anche se, come notano gli esperti del settore, rimangono difficoltà oggettive. Insomma, è un'azione sulle conseguenze della presenza di questa specie aliena, non sulla sua origine e contenimento.

Inoltre, in generale, è importante sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi legati all'introduzione di specie aliene, che possono avere un impatto devastante sull'ecosistema. 

Gli effetti delle specie aliene sull'ambiente

La diffusione delle specie aliene è un problema crescente a livello globale: secondo un rapporto dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES) le specie aliene sono responsabili del 60% delle estinzioni di piante e animali conosciuti.

Le specie aliene sono quelle che non sono originarie di un determinato ambiente, ma che vi sono state introdotte dall'uomo, accidentalmente o intenzionalmente. Tali specie possono avere un impatto negativo sull'ambiente, causando perdita di biodiversità, diffusione di malattie e la concorrenza con le specie autoctone. In particolare, le specie aliene invasive sono quelle che si diffondono rapidamente e invadono un nuovo ambiente, causando danni significativi. Una volta che si sono stabilite in un nuovo ambiente, possono essere difficili da controllare. E si tenga presente che quando si parla di specie aliene non ci si riferisce solo agli animali, ma anche alle piante: un esempio di questa invasione lo abbiamo in Liguria che è sì la regione italiana con la più alta biodiversità vegetale, ma è anche una delle più colpite dalle specie aliene.

Fonte | ISPRA