“Il kundalini yoga mi ha fatto capire e credere nei miracoli. Ma il miracolo non è da intendere come una vincita alla lotteria, è piuttosto un cambiamento. Un cambiamento nel vedere le cose, partendo da un atteggiamento interiore. Riuscire a trovarsi in una posizione tale da poter cogliere sempre un’opportunità, e portare te stesso in un modus vivendi in cui non soffri”.
Erica Qualizza, alias Rirri, è un’insegnante di Kundalini yoga, ma è anche un avvocato. Dopo essersi avvicinata allo Hatha yoga negli anni dell’università di giurisprudenza, fino a diventarne un’insegnante, Erica si è sempre più avvicinata al Kundalini yoga, una pratica che l’ha aiutata a gestire un momento di stress nell’ambiente lavorativo. Il Kundalini yoga l’ha portata ad un processo di cambiamento tale da permetterle di conciliare la sua professione con la sua essenza e quindi anche con la sua passione per lo yoga. L'abbiamo incontrata per farci spiegare come la pratica del Kundalini yoga può aiutare le persone a stare meglio da un punto di vista sia fisico che mentale.
Il Kundalini yoga è una pratica che combina la respirazione, il movimento e la forma, una pratica di meditazione che conduce al rilassamento. Trasmesso di tradizione in tradizione, il Kundalini yoga è un insieme di conoscenze tecniche e spirituali, conosciuto anche come “yoga della consapevolezza”.
Il suo potere deriva dalla capacità di liberare il potenziale di ciascun individuo, la Kundalini, vale a dire quella riserva di energia latente che viene rappresentata come un serpente addormentato che giace attorcigliato alla base della colonna vertebrale. La Kundalini è un potenziale generalmente non sfruttato, per l’appunto "addormentato", che una volta risvegliato. è in grado di attivare tutti i chakra, riequilibrandoli ad un livello più alto di coscienza.
Proprio perché va a stimolare l’energia della Kundalini, e di conseguenza nel momento in cui inizi a praticare con costanza, acquisisci una maggiore conoscenza di chi sei, tanto da diventare maggiormente presente a te stesso.
Assolutamente no. Il Kundalini yoga forse è più maschile in questo senso, perché comunque deriva dalle arti marziali e quindi i suoi movimenti non seguono, per esempio, il tradizionale flow dello Hatha yoga, che personalmente vedo come più femminile.
Il Kundalini yoga aiuta il corpo a ritrovare forza, flessibilità e tonicità. Oltre ad agire sul sistema nervoso centrale e periferico, distendendo le tensioni, migliora infatti le funzionalità del sistema immunitario e di tutti gli organi interni. Aumenta quindi il senso di benessere generale e non è esagerato dire che è in grado di attivare nell’organismo un processo di ringiovanimento. Il Kundalini yoga aiuta poi a canalizzare e trasformare le emozioni in modo da generare un maggiore equilibrio e una più ampia consapevolezza. Può veramente avviare un processo di trasformazione nella persona aumentando il benessere sotto tutti gli aspetti.
Assolutamente, sì. Il Kundalini yoga è anche la pratica yoga di chi lavora, nel senso che non devi trovarti in cima ad una montagna per poter praticare, ma basta dedicarci anche solo tre minuti al mattino appena sveglio e, se questi tre minuti sono “fatti” in maniera ottimale, secondo tutte le regole, avranno sicuramente il loro effetto.
Il Kundalini yoga è molto immediato. Spesso basta recitare un mantra: nel farlo la lingua stimola il palato dove passano diversi meridiani, e questo fa s' che venga stimolata la frequenza vibratoria. Un mantra può essere recitato ovunque e in qualunque momento della giornata, anche in auto mentre si va in ufficio, ecco perché non è sbagliato dire che il Kundalini yoga può essere uno strumento per unire una pratica meditativa ad un’azione quotidiana.
Nessuna controindicazione. Unica regola da rispettare è quella di metterci un po' di "intenzione" quando ti approcci a vibrare un mantra, perché aiuta a predisporre la mente alla pratica meditativa.