Il logo della rana sui prodotti in vendita al supermercato indica la presenza di farina d’insetti? Facciamo chiarezza

Il logo della rana presente su alcuni prodotti venduti nel supermercato sta alimentando alcune fake news su piattaforme social come Tik Tok, X e Facebook. Molte persone pensano che dietro questo logo si celi la presenza di farina d’insetto o carne di rana all’interno dell’alimento prodotto e ”venduto alla massa”.
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Mattia Giangaspero 7 Febbraio 2024

Bufera social contro alcuni prodotti in vendita nei supermercati. Prodotti non poco conosciuti o appena inseriti all'interno del mercato e del commercio, ma prodotti di massa, di grandi aziende quali Ferrero o Nestlè o Lavazza. Dov'è la polemica? Secondo molte persone che pubblicato tweet su X o post e foto su altre piattaforme social questi prodotti sembrerebbero essere realizzati con la farina d'insetto. E si tratterebbe di una vera e propria scoperta poiché non indicato sulle etichette presenti, ma implicitamente detto grazie alla presenza di un logo, quello della rana. È una teoria che circola online, condivisa da migliaia di utenti, con riferimento in particolare al Nesquik, il popolare cacao in polvere di Nestlé.

Il logo della rana è semplicemente il logo della Rainforest Alliance, una certificazione elargita ai prodotti che rispettano determinati standard di sostenibilità ambientale e sociale. L’alleanza mira a proteggere le foreste, migliorare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e delle comunità forestali, promuovere i loro diritti umani e aiutarli a mitigare e ad adattarsi alla crisi climatica.

E, inoltre, si tratta di un logo che non è comparso di recente (è presente dal 2013) e solo su prodotti come il nesquik, ma è presente su molti alti prodotti come caffè, alcune tipologie di tisane o altri tipi di biscotti.

Altre persone su Facebook e Tik tok invece sono convinti che il logo indica oltre alla presenza di farina di insetti, anche la presenza di carne di rana. Niente di più falso, si tratta di una bufala anche perchè la presenza di qualsiasi elemento che andrebbe a formare il prodotto deve essere correttamente indicato nelle etichette di produzione e successivamente deve passare i controlli stringenti imposti dall'Unione Europea. 

Ovviamente non ci troviamo a parlare di questa storia che invece risale al 2021, quando in pieno periodo Covid e Vaccini uscirono molte fake news su alcuni alimenti da non dover mangiare perchè presentavano geni di modifica del DNA o microchip.

Fonte | Rainforest Alliance