Il Partito Animalista presenta la Legge di Iniziativa Popolare per il divieto dei circhi: sarà la volta buona?

Regno Unito, Danimarca e Portogallo sono un passo avanti rispetto all’Italia nella presa di coscienza di quanto lo sfruttamento degli animali nei circhi sia qualcosa di retrogrado e crudele. Lo scorso 26 febbraio il Partito Animalista ha presentato una proposta di legge per decretarne il divieto. La raccolta firme è ancora attiva.
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Gaia Cortese 28 Febbraio 2020

Lo scorso 26 febbraio è stata presentata in Corte di Cassazione dal Partito Animalista la proposta di legge di iniziativa popolare per portare in Italia il divieto di utilizzo di animali selvatici ed esotici nei circhi, proprio come è già accaduto in altri Paesi (Regno Unito, Portogallo, Danimarca per citare alcuni esempi).

Cos’è una legge di iniziativa popolare? Disciplinata dall’Art. 71 comma 2 della Costituzione, questo tipo di iniziativa prevede che il popolo possa esercitare l’iniziativa delle leggi mediante proposta di un progetto redatto in articoli, da parte di almeno 50mila elettori. E così è stato fatto.

Si legge, infatti, sul sito del Partito Animalista: “Stanchi del silenzio della Politica, e dei palazzi, che si dice pro-animali solo a ridosso delle Campagne elettorali, stanchi delle leggi delega che si fanno scadere, il Partito Animalista mercoledì 26 febbraio, alle 10, presenterà in Corte di Cassazione una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare per il "Divieto degli Animali nei Circhi".

Si tratterrebbe quindi di seguire l’esempio virtuoso del Regno Unito che con l’approvazione del Wild Animals in Circuses Act 2019 ha vietato recentemente lo sfruttamento degli animali nei circhi o ancora della Danimarca che lo scorso anno si è presa l'impegno di sostenere la spesa di 11,9 milioni di corone danesi (che corrisponde a circa 1,6 milini di euro) per acquistare gli ultimi quattro elefanti di due circhi del Paese e far passare loro gli ultimi anni di vita in uno zoo (dove sarà comunque garantito loro il massimo benessere).

La raccolta firme per la proposta di legge è ancora in atto. È possibile firmare sui vari banchetti dislocati sul territorio. In concomitanza alla domanda presentata in Corte di Cassazione, è stato creato un apposito hashtag per i social media: #LeggeBastaAnimaliAlCirco.