Il piccolo Leonardo ha bisogno di una lente a contatto che in Europa non è disponibile: manca il marchio CE

Alla lente a contatto prodotta dalla Bausch+Lomb manca il marchio CE, solo per un problema di cambio di packaging. Il piccolo Leonardo però ne ha bisogno perché per una malattia rara agli occhi gli è stato rimosso il cristallino e non può rischiare di perdere la vista.
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Gaia Cortese 4 Aprile 2023
* ultima modifica il 04/04/2023

Leonardo ha quasi due anni e vive a Mondovì, in provincia di Cuneo. All’età di sei mesi gli è stata diagnosticata la cataratta congenita monolaterale, una rara malattia che colpisce il cristallino, rendendolo opaco e riducendo in parte o completamente la visione.

Come ha spiegato mamma Anna alla redazione di un quotidiano locale: "La diagnosi è stata tardiva e fino a sei mesi il cervello di Leo si è abituato vedere con un occhio solo. Dopo la scoperta della malattia ci siamo recati al Gaslini di Genova e Leonardo è stato sottoposto a un intervento per la rimozione del cristallino. Gli verrà reimpiantato quando sarà più grande. Nel frattempo, dovrà portare una particolare lente che ci è stata prescritta, ma mai avrei immaginato che poterlo curare nel modo che merita fosse così complicato”. 

Il problema è la reperibilità di questa lente particolare. Prodotta dall’azienda americana Bausch+Lomb questa lente è considerata la migliore in commercio in ambito pediatrico. Il problema è che da quasi un anno non viene più commercializzata nei Paesi dell'Unione Europea perché il packaging è cambiato e al momento non ha il marchio CE, indispensabile perché il prodotto possa circolare nel mercato europeo.

Dopo che l’appello della mamma è stato ascoltato e divulgato attraverso diversi quotidiani locali e provinciali, qualcosa per fortuna ha iniziato a muoversi.

Il caso di Leonardo, infatti, è stato preso a cuore dalla Regione Piemonte e il presidente Alberto Cirio si è messo in contatto prima con il professore Massimiliano Serafino dell'U.O.C. di Oculistica dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova e poi con i referenti in Italia per la casa farmaceutica Bausch+Lomb, che produce questa particolare lente.

Lo scorso 29 marzo il professore Serafino che oltre a Leonardo ha operato molti altri bambini per la stessa patologia rara, si è messo in contatto con gli incaricati della casa farmaceutica Bausch+Lomb per capire come sbloccare la situazione, considerato che la dicitura CE manca dal packaging semplicemente perché quest'ultimo è stato cambiato dall’essere fatto in vetro ad essere fatto in plastica.

Seguendo il protocollo della Medical Device Regulation (MDR, il regolamento Ue sui dispositivi medici), e verificando che la nuova confezione in plastica non abbia alterato la qualità della lente, la casa farmaceutica americana non dovrebbe avere ostacoli ad apporre il marchio CE sul prodotto, permettendo così la sua commercializzazione nell’Unione Europea.

Nel frattempo la mamma di Leonardo Anna ha aperto un profilo Instagram, “La volpe e il leone bendato”, attraverso il quale racconta la storia del suo bambino. In Italia, nella stessa situazione di Leonardo ci sono almeno altri trecento bambini. far conoscere a più persone possibili una malattia rara come la cataratta congenita monolaterale è il modo migliore per consentire ai bambini affetti dalla malattia di avere maggiori possibilità di recuperare la vista.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.