In Alaska, per la prima volta nella storia l’uomo ha parlato con una balena

In Alaska un gruppo di ricercatori americani è stato in grado per la prima volta nella storia di comunicare con una balena. Il racconto del primo contatto con i cetacei.
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Mattia Giangaspero 19 Dicembre 2023

Fino a poco tempo fa sapevamo che esisteva un modo per poter comunicare con i delfini e le balene, adesso invece sappiamo anche come fare. Per la prima volta nella storia l'uomo ha già comunicato direttamente con una balena. La scoperta è avvenuta da parte di un team di scienziati i quali hanno definito questo, possiamo dire gesto di comunicazione, un passo in avanti nell'ipotetico colloquio con gli extraterrestri. 

La lingua delle balene è quella degli extraterrestri? Assolutamente no, o meglio si crede di no, però nel momento in cui l'uomo riesce, con una tecnica comunicativa, a parlare con altri esseri viventi (presenti sulla Terra e che ovviamente differiscono dall'uomo stesso), magari ci stiamo avvicinando anche a dei linguaggi di potenziali ‘alieni'.

Detto questo, torniamo alla ricerca.  La balena, chiamata Twain ha comunicato con un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani dell'Animal Behavior Graduate Group dell'Università della California, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Grooved Whale Project di Vancouver (Canada), dell'Alaska Whale Foundation, del Jodi Frediani Photography e del SETI Institute di Mountain View.

Il primo "contatto comunicativo" è avvenuto, prima registrando le “conversazioni” fra balene con un microfono subacqueo, successivamente le stesse sono state riprodotte per attirare i cetacei e verificare il loro comportamento. Più nello specifico, hanno utilizzato le cosiddette chiamate di contatto (contact call), dei richiami emessi soprattutto quando i cetacei si trovano a distanza ravvicinata. Questi contact call sono come il classico saluto fra esseri umani. Servono, fra le altre cose, a mantenere contatti sociali e a riconoscere i vari membri del gruppo.

Qui arriva il contatto con l'uomo. In risposta a una chiamata di "contatto" , una megattera chiamata Twain, appunto, si è avvicinata e ha girato intorno alla barca degli scienziati, rispondendo in stile colloquiale al "segnale di saluto" riprodotto. Twain è stata in grado di rispondere a ciascuna chiamata di riproduzione e ha abbinato le variazioni di intervallo tra ciascun segnale.

"Crediamo che questo sia il primo scambio comunicativo di questo tipo tra esseri umani e megattere nella "lingua" delle megattere", ha affermato l'autrice principale, la dott.ssa Brenda McCowan della U.C. Davis. "Le megattere sono estremamente intelligenti, hanno sistemi sociali complessi, creano strumenti – reti con bolle per catturare i pesci – e comunicano ampiamente sia con canti che con richiami sociali", ha affermato il coautore Dr. Fred Sharpe dell'Alaska Whale Foundation.