In condizioni discrete i due turisti cinesi allo Spallanzani di Roma, per altri 13 ricoverati i test sono in corso

I turisti cinesi colpiti dal coronavirus e ricoverati presso l’Istituto Spallanzani di Roma sono costantemente monitorati e in condizioni discrete. Altri 13 cinesi sono ricoverati nella struttura in attesa che arrivi l’esito degli esami diagnostici.
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Simona Cardillo 1 Febbraio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Erano stati ricoverati 2 giorni fa all'Istituto Spallanzani di Roma per febbre e problemi respiratori. Dopo le analisi, sono risultati positivi al coronavirus. Sono marito e moglie di 66 e 65 anni, due turisti cinesi provenienti proprio dalla zona di Wuhan, la più colpita dall'epidemia. Durante la conferenza stampa di ieri mattina, i medici dello Spallanzani avevano almeno in parte rassicurato tutti: certo, sono sotto stretta osservazione ed entrambi sotto terapia, ma le loro condizioni sono discrete.

E oggi poco è cambiato rispetto a ieri. Secondo il bollettino diffuso oggi dall'Istituto Nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani, entrambi sono in continuo monitoraggio. La donna è in condizioni discrete, per lo più stabile. L'unico peggioramento per lei riguarda un episodio di nausea e vomito. Anche il marito rimane stazionario: ha tosse, febbre, astenia con un quadro di polmonite interstizio-alveolare bilaterale.

Nel leggere queste notizie non devi allarmarti eccessivamente: finora il tasso di mortalità del coronavirus si sta attestando intorno al 2-3%, questi sono al momento gli unici due casi confermati in Italia e lo Spallanzani è ritenuto l'eccellenza medica italiana per quanto riguarda le malattie infettive.

Sono altri 13 i pazienti ricoverati allo Spallanzani: si tratta di persone che arrivano da zone della Cina colpite dall’epidemia in attesa dell'esito dei test per la ricerca del nuovo coronavirus.

Ci sono poi altre 20 persone che sono entrate in contatto con la coppia cinese contagiata che continuano a essere osservate. Nessuno di loro desta preoccupazioni e tutti e 20 sono in buone condizioni di salute.

Fonte| Istituto Spallanzani

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