In fattoria con gli animali per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità

Un ambiente naturale e protetto, il contatto con la natura e con gli animali della fattoria. “Oltre ogni limite, natura arte ed esperienze in fattoria” è il progetto in realizzazione nella località sarda di Quartucciu, alla fattoria didattica Emoyeni. Lo scopo? Aiutare le persone disabili.
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Gaia Cortese 3 Dicembre 2018
* ultima modifica il 22/09/2020

Una fattoria a conduzione familiare, come potrebbero essercene tante, che ospita cavalli, asini, caprette selvatiche e pecore, struzzi e oche. Un obiettivo. Quello di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Siamo a Quartucciu, in provincia di Cagliari, e il progetto avviato negli spazi della Fattoria Emoyeni, in collaborazione con la Onlus Anffas di Cagliari e sostenuto dalla Chiesa evangelica valdese, si rivolge a persone con disabilità intellettiva e relazionale.

L’idea è quella di coinvolgere direttamente persone disabili, familiari e operatori in attività a contatto con gli animali, in un ambiente naturale protetto. Le attività sono organizzate in incontri settimanali in un arco di tempo che copre circa 8 mesi, durante i quali i partecipanti sono ospitati nella fattoria Emoyeni. Il progetto, che ha il nome “Oltre ogni limite, natura arte ed esperienze in fattoria” è messo a punto dall’associazione Terra del Vento negli spazi della di questa fattoria in provincia di Cagliari che da diversi anni è orientata ad attività educative con gli animali (equitazione sentimentale, laboratori di espressione corporea, educazione ambientale).

Non è una novità. Nelle persone con particolari problemi a relazionarsi o con disabilità fisiche e psichiche, è provato che il contatto con un animale può aiutare a soddisfare bisogni affettivi, di sicurezza o di relazione con l’altro, o in alcuni casi, a recuperare abilità perdute. In questi casi, senza sbagliare, si parla di pet therapy che, attraverso attività assistite dagli animali (AAA), può aiutare a migliorare la qualità di vita delle persone più svantaggiate.

Nell’ambito delle Terapie Assistite dagli Animali, dove sempre più frequentemente si raccolgono prove e conferme di pazienti la cui salute è migliorata in seguito a una terapia di questo tipo, la pet therapy propone terapie dolci da affiancare a quelle mediche tradizionali e, attraverso un preciso protocollo terapeutico, è diretta a pazienti colpiti da disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione, disturbi psicomotori, ansia e depressione, sindrome di Down, autismo, demenze senili di vario genere e grado, patologie psicotiche, ma anche a quanti necessitano di riabilitazione motoria come chi è affetto da sclerosi multipla o reduce da lunghi periodi di coma.

Fonti: Ministero della Salute

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.