
Tutto ci si potrebbe aspettare, ma non che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) impegnata da più di quarant'anni a coordinare i progetti spaziali di oltre una ventina di Paesi, metta in piedi una collaborazione davvero speciale per creare una Barbie dalle sembianze di Samantha Cristoforetti. Eppure un motivo c’è, ed è quello di invitare tutte le bambine ad avere fiducia nelle proprie possibilità e a diventare astronaute, astrofisiche e ingegneri, se è questo che vogliono.
Dietro questa Barbie c’è un progetto molto concreto per le bambine delle future generazioni: il Dream Gap Project di Mattel, un'iniziativa a livello globale che ha l'obiettivo di fornire alle bambine le risorse e il supporto necessario per credere fermamente di poter essere tutto ciò che desiderano. Il Dream Gap è proprio quel divario che si crea tra maschi e femmine, già a partire dall’infanzia, per cui le bambine, una volta iniziata la scuola, abbandonano a poco a poco ogni curiosità verso i cosiddetti percorsi Stem (acronimo che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics). Perché una bambina non può desiderare liberamente di diventare un pilota di Formula 1, un vigile del fuoco o se lo desidera uno scienziato aerospaziale?
Il Dream Gap Project, sostenuto con l’hashtag #ChiudiamoIlDreamGap, vuole sostenere il desiderio di ogni bambina che merita di sognare e immaginare il proprio futuro, senza essere influenzata da stereotipi culturali errati che spesso vengono trasmessi dai media o da alcuni adulti che inconsciamente li rafforzano. Il progetto di Mattel, attivo anche negli Stati uniti, prevede che per ogni bambola venduta venga donato un dollaro a un fondo che sostenga tutte le organizzazioni affini che si stanno impegnando nell’uguaglianza di genere nell’ambito del gioco. Perché è proprio attraverso il gioco che si possono trasmettere determinati valori e principi ai bambini. E ora si è accodata anche l'Europa.
“Barbie ha sempre mostrato alle bambine che possono essere tutto ciò che desiderano, dando loro, attraverso il gioco, l’opportunità di interpretare ruoli diversi e un infinito numero di carriere, incoraggiando l’immaginazione e l’espressione della loro personalità – ha commentato Isabel Ferrer, European Director of Marketing di Barbie -. Noi sappiamo quanto è importante per le bambine avere dei modelli di riferimento positivi e questa nuova collaborazione aiuta ad innalzare il nostro scopo a livelli astronomici”.
Solo il 15% degli astronauti è donna. Samantha Cristoforetti ingegnere, aviatrice e astronauta, è la prima donna italiana a far parte della squadra dell’Agenzia Spaziale Europea. Tra il 2014 e il 2015 ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo, con ben 199 giorni totali. Samantha è stata ben felice di collaborare alla realizzazione della Barbie AstroSamantha: la sua figura è un modello di ispirazione di molti bambini, e soprattutto, di sempre più bambine.
Fonte | Mirror