coccodrillo del nilo

La carne di coccodrillo è legale in Italia e c’è chi è disposto a spendere cifre stellari per comprarla

In Italia è legale consumare carne di coccodrillo proveniente da allevamenti. Oltre alle critiche che questo prodotto ha spesso ricevuto da parte di animalisti e non, si tratta di un alimento anche estremamente costoso: i prezzi sfiorano i mille euro al chilo.
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Roberto Russo 9 Maggio 2023

Alla fiera internazionale Tuttofood, in corso a Milano dall'8 all'11 maggio 2023, la fiera B2B per l’intero ecosistema agro-alimentare, chi può permetterselo può acquistare anche la carne di coccodrillo. A venderla è la ditta bergamasca Savannah Delights, azienda di prodotti alimentari "gourmet di lusso". E di lusso lo sono davvero, con prezzi che sfiorano i 1000 euro al chilo.

In realtà la presenza sul mercato di questa costosissima carne non è una novità: in Italia è possibile commercializzare la carne di coccodrillo della specie Crocodylus nilotikus fin dal 2021: fu allora che il ministero della Salute, a seguito di una norma europea, permise il consumo di carne di coccodrillo proveniente da allevamenti.

Il consumo di carne di coccodrillo in Italia

L'imprenditore proprietario di Savannah Delights, Georges El Badaoui, libanese d’origine e in Italia da tanti anni, ha spiegato che "la carne di coccodrillo (Crocodylus nilotikus) arriva da cinque paesi autorizzati che sono Zimbabwe, Sudafrica, Botswana, Vietnam e Svizzerae, ha aggiunto, solo da animali allevati, sottoposti a diete specifiche.

Si tratta di un prodotto piuttosto caro: un vasetto di filetti di carne di coccodrillo all'olio di argan extravergine da 250 grammi costa 280 euro.

Qualche domanda

Intervistato qualche anno fa, Georges El Badaoui ha dichiarato di non fare caso alle critiche degli animalisti perché, a suo dire, “bisogna provare tutto quello che mangiano gli altri popoli”. La sua azienda, infatti, oltre a filetti e patente di coccodrillo, vende altri prodotti esotici, come la carne di zebra e le bevande a base di baobab.

Fermo restando  la legalità di questi prodotti e la libertà di ognuno di noi di fare le proprie scelte alimentari, è allo stesso modo legittimo chiedersi quanto sia etico far nascere delle vite già destinate al macello (e questo vale per tutti gli animali che finiscono in tavola) e quanto sia morale stravolgere la dieta di una specie per poi venderne delle parti a prezzi esorbitanti.

Ma soprattutto non possiamo non chiederci quanto sia giusto uccidere animali selvaggi solo per uno "sfizio": è abbastanza evidente che questi prodotti non rispondo a nessuna reale esigenza alimentarie, Per quel che ci riguarda, preferiamo vedere il coccodrillo del Nilo libero nel suo fiume.