La paura degli aghi? Davide, vaccinato contro il Covid, la supera grazie alla pet therapy

Davide e Polpetta si conoscono da anni. E quando è arrivato il turno per vaccinarsi per il Covid, Davide è riuscito a superare la sua grande paura per gli aghi, grazie alla presenza del suo amico a quattro zampe. Un’altra conferma dei benefici della pet therapy per superare momenti di stress e ansia.
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Gaia Cortese 14 Maggio 2021
* ultima modifica il 14/05/2021

Davide ha paura degli aghi. È un giovane paziente fragile di 18 anni che ieri si è sottoposto alla vaccinazione per il Covid-19 presso il Vaccination Center dell’ospedale Meyer, al lavoro da mesi per sostenere la campagna vaccinale.

Per superare la sua paura, prima dell’iniezione Davide ha espressamente chiesto di poter avere la compagnia di un amico speciale, un amico che conosce da diverso tempo essendo in cura in questo ospedale pediatrico da quando aveva pochi mesi e dove ancora oggi viene seguito in continuità terapeutica.

L’amico "speciale" è un amico a quattro zampe, uno dei cani dell'associazione Antropozoa che collabora con la struttura ospedaliera, per il progetto di pet therapy sostenuto dalla Fondazione Meyer. Davanti alla richiesta di Davide, Polpetta, questo è il nome dell’amico “peloso”,  non si è tirato indietro e si è "offerto" di fargli compagnia, permettendogli di affrontare la vaccinazione con il sorriso, senza alcuna paura.

Davide e Polpetta si conoscono da tanti anni, e la loro storia è uno dei tanti successi del lavoro dell’associazione Antropozoa che si occupa oltre che di interventi assistiti con gli animali (IIA), anche di ricerca e di formazione, promuovendo la pet therapy sul territorio. Arrivata in Italia negli anni Novanta, la pet therapy (termine coniato nel 1964 dallo psichiatra infantile Boris M. Levinson) è un fenomeno sempre più in crescita.

Secondo quanto riportato dall'Istituto Superiore della Sanità "la presenza di un animale durante situazioni percepite come stressanti può ridurre i livelli di ansia, la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Studi scientifici hanno mostrato come il contatto fisico con un animale induca una riduzione, nel sangue, dei livelli degli ormoni responsabili della risposta allo stress (cortisolo). Parallelamente, esso causa un aumento delle quantità di ormoni e neurotrasmettitori in grado di determinare emozioni positive (endorfine e dopamina) e di ridurre l’ansia e lo stress".

Così si spiega quanto possa essere importante per un bambino o anche un adulto, avere vicino un amico come Polpetta, nel momento in cui se ne sente il bisogno.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.