La preoccupazione per Andrea Cisternino, l’ex fotografo milanese rimasto ad accudire i suoi animali a Kiev

Senza acqua e cibo da 48 ore, e difficilmente raggiungibile. Aumenta la preoccupazione per le condizioni di Andrea Cisternino, l’italiano che nei pressi di Kiev ha un rifugio con oltre 400 animali che non ha voluto abbandonare sotti i Mig e gli elicotteri russi.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 21 Marzo 2022

(Aggiornamento del 22 marzo 2022)

L’ultimo aggiornamento sulle condizioni di Andrea Cisternino è arrivato questa mattina alle ore 10 tramite un post pubblicato da Anna Raimondi sulla sua pagina Facebook. Anna, volontaria dell’Onlus Zampette felici è da sempre vicino al mondo dei volontari per gli animali, e scrive di aver sentito Andra Cisternino questa mattina.

La scorsa notte gli attacchi da parte dell’esercito russo non si sono placati e una porta del rifugio Italia KJ2 è stata danneggiata. Sappiamo che da 48 ore Andrea e gli altri quattro operatori del rifugio sono senza cibo e acqua potabile: hanno ancora una scorta di patate che si stanno dividendo e si procurano acqua da un pozzo, bevendola solo dopo averla bollita dal momento che non è potabile.

Il rifugio di Andrea Cisternino rimane sempre irraggiungibile perché ormai si trova su un territorio controllato dai russi.

+++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++ +++

“Se me ne andassi ora, sarebbero condannati a morire di fame. Dunque resto". Sono le parole di Andrea Cisternino, 63 anni, che gestisce un rifugio per animali a Liutish, a nord di Kiev. Parole proferite in una videochat a pochi giorni dallo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia, mentre Mig ed elicotteri dell’aviazione russa sorvolano un cielo grigio e pesante, scenario di una guerra senza senso.

Andrea ha deciso di rimanere per non abbandonare il suo rifugio, ma da due giorni non si hanno più notizie di lui e la preoccupazione per la sua vita e per i suoi animali, aumenta di ora in ora.

Andrea Cisternino, milanese di origine, è un ex fotografo di moda. Dal 2012 vive in Ucraina, a Liutish, poco più a nord di Kiev, in una fattoria che ospita almeno quattrocento animali. la decisione di vivere in questa terra straniera deve essere stata dettata dall'aver conosciuto quella che sarebbe stata la sua futura moglie, Vlada Shalutko, ma anche da un altro avvenimento che gettò un po' di scompiglio in Ucraina, proprio nel 2012.

Nel 2012, infatti, insieme alla Polonia l’Ucraina si apprestava ad ospitare gli Europei di calcio, senza tuttavia aver fatto i conti con un evidente problema di sovraffollamento di cani randagi su tutto il territorio. Per risolvere la questione in tempi brevi, le autorità ucraine iniziarono a pianificare delle uccisioni sistematiche degli animali con avvelenamenti, colpi di arma da fuoco e forni crematori mobili.

Di fronte a questo piano crudele, Andrea decide di provare a salvare quanti più animali possibili e lo fa aprendo un rifugio, chiamato poi Italia Kj2, su un terreno di settemila metri quadrati messo a disposizione da un privato. Il suo operato non è solo sostenuto dalle associazioni animaliste europee, ma anche dall'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), di cui Andrea è un delegato in Ucraina, e dalla stessa Figc (Federazione italiana giuoco calcio).

Il risultato del suo lavoro è un rifugio dove gli animali vengono salvati dal macello o dalla sicura morte per mancanza di sostentamento e di cure veterinarie. Malgrado lo scoppio improvviso della guerra tra Russia e Ucraina, in queste settimane Andrea si è occupato esclusivamente di restare ad accudire gli animali del suo rifugio che oggi ospita anche una clinica veterinaria, un gattile e delle stalle, vista la presenza non solo di cani, ma anche di pecore, cavalli, mucche e altri animali.

In vista del conflitto bellico Andrea Cisternino si è occupato di fare scorte alimentari per sfamare tutti gli animali, ma come racconta la moglie che ora si trova all’estero, è quasi sicuro che queste siano già esaurìte. Come si legge su La Stampa, Vlada Shalutko spiega che il marito è ormai circondato dalle truppe russe vicino Kiev: "L'ultima volta che lo ho sentito è stato 48 ore fa, mi ha mandato un messaggio per dirmi che sono vivi. Non hanno cibo né acqua, manca anche l'elettricità e il telefono. La situazione è tragica. Ci stiamo attivando per far arrivare la Croce Rossa per portare viveri, ma serve l'accordo con i russi".

Oltre la Croce Rossa, sembra che anche la Farnesina si stia attivando per verificare le condizioni di Cisternino e dei suoi animali. Nel frattempo, gli oltre 80mila follower della pagina Facebook dell'animalista attendono sue notizie.