La sigaretta elettronica fa male alla salute? Ecco i pro e i contro dello svapare

Se non hai mai fumato, non iniziare con nessun tipo di sigaretta. Ma se proprio non puoi rinunciare a questa cattiva abitudine, sembra sia meglio quella a batteria, al posto del classico pacchetto. Attento però: la nicotina è sempre presente e non si sa ancora se le sostanze contenute nel vapore siano nocive o no.
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Giulia Dallagiovanna 31 Dicembre 2018
* ultima modifica il 22/09/2020

Se stai cercando di smettere di fumare, probabilmente avrai iniziato a svapare. Avrai cioè comprato una sigaretta elettronica, per sostituire l'aroma, la gestualità e il generale senso di rilassatezza che regalava il tabacco. Ma sei sicuro che la e-cigarette non provochi alcun danno per la tua salute?

Gli studi in realtà sono discordanti e gli esperti si dividono fra chi sostiene che provochi zero conseguenze negative e chi invece si interroga sui possibili pericoli dei 7mila diversi composti aromatizzanti che questo dispositivo può contenere. Di certo c'è solo un invito: se non hai mai fumato nella tua vita, lascia perdere anche la sigaretta elettronica.

Smettere di fumare

Esistono migliaia di stratagemmi, terapie alternative, consigli, cerotti e farmaci per aiutarti a smettere di fumare. L'ultimo escamotage in ordine di tempo è stata la sigaretta elettronica. Comparsa per la prima volta sul mercato nel 2006, dieci anni dopo erano già 2 milioni gli italiani che ne facevano uso, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità.

Non ci sono ancora risultati definitivi che la dichiarino un efficace strumento contro il fumo, ma sicuramente anche tu avrai un amico o un collega che dice di aver smesso con le sigarette normali. E c'è da credergli, perché l'e-cigarette ha il vantaggio di riprodurre molti elementi che potrebbero far sentire la mancanza del bruciare il tabacco.

Gestualità, vapore acqueo che simula il fumo, nicotina e aroma a tua scelta sono tutti fattori presenti in questo oggetto. Quello che manca è invece il catrame e le sostanze cancerogene che si generano con la combustione, come gli idrocarburi policiclici e le nitrosamine.

Nella sigaretta elettronica, infatti, avviene solo il riscaldamento del liquido contenuto nell'inalatore, attraverso un atomizzatore. Non fumo, ma vapore acqueo, che dovrebbe eliminare ogni rischio per la salute.

La nicotina

Quando si parla di sigarette elettroniche, si pone sempre l'evidenza sul fatto che non venga più bruciato il tabacco. Ci si dimentica però di un altro fattore importante: la nicotina. Questa sostanza è presente nel liquido che viene vaporizzato e permette all'ex fumatore di avvertire lo stesso senso di rilassatezza trasmesso dalle sigarette industriali.

Ed esattamente come nella versione industriale, anche in quella a batteria puoi decidere tu il livello di nicotina contenuto. E fa male, proprio come nelle sigarette in pacchetto. Influisce direttamente sulla corteccia prefrontale del cervello, che regola buona parte del tuo lato sociale: i comportamenti cognitivi complessi, l'espressione della personalità, le decisioni e la moderazione nella condotta verso le altre persone.

Se aspetti un bambino o hai meno di 26 anni, non fumare e non svapare

Potresti quindi ritrovarti con un senso maggiore di ansia e depressione, che a loro volta potrebbero anche condurti a fumare di più. Ma anche a fare più fatica a prendere decisioni o a controllare gli impulsi più legati al tuo istinto.

Assolutamente da bandire poi se sei incinta, perché la nicotina pregiudica lo sviluppo del feto, e fortemente sconsigliata agli under 26: interferisce con le funzioni celebrali e può provocare disturbi del sonno, come l'insonnia.

I vapori della sigaretta elettronica

Sotto la lente dei più scettici sono finite soprattutto il glicole propilenico e la glicerina, due sostanze che servono a dar vita al fumo. La prima la utilizzano anche nei concerti e nei film, ma l'inalazione prolungata provocherebbe tosse e irritazione delle vie aeree che potrebbero anche sfociare in asma e riniti.

Il riscaldamento libera formaldeide e acetaldeide, potenziali cancerogeni

È il riscaldamento, però, a suscitare le maggiori preoccupazioni: glicole propilenico e glicerina insieme producono formaldeide e acetaldeide, che potenzialmente sono cancerogeni. Bisogna quindi capire se la quantità che esce da una sigaretta elettronica è da considerarsi rischiosa oppure no.

Il liquido, e questo è certo, non va toccato. Se qualche volta hai svapato rimanendo coricato, ti sarai accorto che il rischio c'è. Ma il contatto con la nicotina può provocare un'intossicazione, soprattutto se l'incidente avviene con un bambino molto piccolo. E il pericolo è più concreto di quanto sembri. Lo dimostrano i dati raccolti in uno studio del 2016, pubblicato sulla rivista Pediatrics: se nel 2010 negli Stati Uniti questi episodi accadevano al ritmo di uno al mese, nel 2015 si era già passati a 223 ogni 30 giorni.

In difesa della sigaretta elettronica

A rassicurare gli svapatori incalliti arrivano invece le parole del professor Riccardo Polosa, docente dell'università di Catania e fondatore del Centro per la prevenzione e cura del tabagismo. Per la salute, sostiene il ricercatore, le sigarette a batteria rappresentano il 95% di rischio in meno rispetto a quelle tradizionali.

Il problema alla base degli studi è la mancanza di standard sperimentali di riferimento, perché non sono ancora stati codificati. Di conseguenza, molte ricerche non riflettono le normali condizioni d'uso dell'e-cigarette. Ad esempio, non è detto che la temperatura alla quale normalmente svapi produca la stessa quantità di sostanze nocive che sono state evidenziate in laboratorio.

Ma quindi svapare è pericoloso oppure no? Se non hai mai cominciato a fumare, è il caso di evitare. E fai attenzione anche se i tuoi figli prendono quest'abitudine, soprattutto se sono ancora adolescenti. Ma se proprio non puoi fare a meno di fumo e nicotina, allora meglio se la assumi dalla sigaretta elettronica.

Fonti | Fondazione Veronesi; Airc

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