L’alimentazione per chi soffre di allergia ai pollini: quali cibi evitare e come ridurre le reazioni crociate

Molto spesso che soffre di allergia ai pollini ha una reazione crociata con alcuni alimenti. Per questo motivo è molto importante sapere quali sono i cibi che possono causare la sindrome allergica ed evitarli nei periodi in cui il polline a cui si è allergici è più presente nell’ambiente.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 3 Maggio 2023
* ultima modifica il 06/05/2023

L’allergia al polline è un disturbo comune e, purtroppo, in continuo aumento. Non causa solo rinite, congiuntivite e asma, ma anche quella che viene chiama sindrome da allergia ai pollini, che si verifica mangiando determinati cibi,  più comunemente frutta, verdura e noci. Si tratta di una reazione crociata, perché il sistema immunitario della persona allergica riconosce le proteine di alcuni alimenti simili o uguali a quelli del polline. È sufficiente toccare certe sostanze, per scatenare una reazione.

Quali sono i sintomi della sindrome da allergia alimentare ai pollini?

Dopo aver mangiato alcuni cibi, potresti avvertire:

  • prurito o formicolio alla bocca e alla gola (il sintomo più comune)
  • sensazione di fastidio alla gola
  • raucedine
  • gonfiore o arrossamento delle labbra/viso
  • prurito delle orecchie e del naso

I sintomi di solito si manifestano immediatamente e durano da pochi minuti a mezz'ora. Raramente possono causare gravi conseguenze.

Quali alimenti possono causare sintomi?

allergia-al-polline-cover

I cibi da evitare cambiano in base al tipo di polline a cui si è allergici. Per farti un esempio, la reazione crociata più diffusa è quella tra l'allergia al polline di betulla e l'allergia alla mela o alle nocciole,

  • Betulla: evitare mela, pera, susina, kiwi, albicocca, ciliegia, pomodoro, sedano, carota, finocchio, patata, peperone verde, cumino, nocciola, noce, mandorla , arachide, lenticchia, fagioli
  • Ambrosia: evitare melone, anguria, banana, zucchine, cetriolo, zucca
  • Artemisia: evitare sedano, finocchio, carota, prezzemolo, aglio, cavolo, broccoli, coriandolo, cumino, pesca, litchi, mango, uva, semi di girasole, arachidi, banana, castagne, cicoria, tarassaco, lattuga, olio di girasole, dragoncello, camomilla, miele di girasole, miele di tarassaco.
  • Ontano: evitare mela, ciliegia, pesca, pera, prezzemolo, sedano, mandorla, nocciola
  • Cedro: evitare pesca, agrumi, mela, melone e pomodoro
  • Pellitorio: pesca, ciliegia, melone, pistacchio
  • Graminacee: evitare kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia, mandorla, pomodoro.
  • Parietaria: evitare more di gelso, basilico, melone, pistacchio, kiwi, ciliegia, piselli
  • Lattice: evitare banana, castagna, kiwi, papaia
  • Olivo: ovviamente no alle olive
  • Nocciolo: non mangiare le nocciole
  • Acari: evitare crostacei, lumache di terra e di mare, mitili

Non tutte le persone che hanno allergie ai pollini sviluppano la sindrome (capita nel 70% dei casi). E qualcuno potrebbe avere sintomi con alcuni alimenti in un gruppo e stare bene con altri dello stesso gruppo.

La dieta contro le allergie al polline

Come avrai capito, la scelta migliore è quella di evitare i cibi che possono scatenare allergie incrociate. Se poi, non riesci a rinunciare ad alcuni alimenti puoi cuocerli: la cottura infatti riduce quasi del tutto il rischio, così come può essere molto ridotto semplicemente sbucciando o pelando il frutto. Infine, tra un frutto o un ortaggio molto maturi o un po' acerbi, meglio scegliere i secondi.

Fonti | Fondazione Veronesi;  Humanitas

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.