L’alimentazione per chi soffre di allergia ai pollini: quali cibi evitare e come ridurre le reazioni crociate
Molto spesso che soffre di allergia ai pollini ha una reazione crociata con alcuni alimenti. Per questo motivo è molto importante sapere quali sono i cibi che possono causare la sindrome allergica ed evitarli nei periodi in cui il polline a cui si è allergici è più presente nell’ambiente.
L’allergia al polline è un disturbo comune e, purtroppo, in continuo aumento. Non causa solo rinite, congiuntivite e asma, ma anche quella che viene chiama sindrome da allergia ai pollini, che si verifica mangiando determinati cibi, più comunemente frutta, verdura e noci. Si tratta di una reazione crociata, perché il sistema immunitario della persona allergica riconosce le proteine di alcuni alimenti simili o uguali a quelli del polline. È sufficiente toccare certe sostanze, per scatenare una reazione.
Quali sono i sintomi della sindrome da allergia alimentare ai pollini?
Dopo aver mangiato alcuni cibi, potresti avvertire:
prurito o formicolio alla bocca e alla gola (il sintomo più comune)
sensazione di fastidio alla gola
raucedine
gonfiore o arrossamento delle labbra/viso
prurito delle orecchie e del naso
I sintomi di solito si manifestano immediatamente e durano da pochi minuti a mezz'ora. Raramente possono causare gravi conseguenze.
Quali alimenti possono causare sintomi?
I cibi da evitare cambiano in base al tipo di polline a cui si è allergici. Per farti un esempio, la reazione crociata più diffusa è quella tra l'allergia al polline di betulla e l'allergia alla mela o alle nocciole,
Come avrai capito, la scelta migliore è quella di evitare i cibi che possono scatenare allergie incrociate. Se poi, non riesci a rinunciare ad alcuni alimenti puoi cuocerli: la cottura infatti riduce quasi del tutto il rischio, così come può essere molto ridotto semplicemente sbucciando o pelando il frutto. Infine, tra un frutto o un ortaggio molto maturi o un po' acerbi, meglio scegliere i secondi.